Crollo palco della Pausini, Appello conferma: condannati in cinque per la morte di un operaio

Reggio Calabria Cronaca

La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha condannato cinque persone ritenute responsabili della morte di un operaio rimasto schiacciato dal crollo del palco che avrebbe dovuto ospitare, al Pala Calafore della Città dello Stretto, il concerto della cantante Laura Pausini.

Il fatto risale al marzo del 2012 ed a perdere la vita fu l’allora 32enne romano Matteo Armelini, finito sotto la struttura in acciaio che era in allestimento e che cedette improvvisamente colpendo la tribuna ovest del palazzetto. Altri due operai rimasero feriti e portati in ospedale ma non in condizioni gravi (QUI).

In pratica, i giudici di secondo grado - presieduti da Francesca Di Landro - hanno confermato le accuse di omicidio colposo e disastro colposo, determinate l’anno scorso dal Giudice monocratico di Reggio Lucia Delfino, al termine del processo di primo grado (allora erano 7 gli indagati, due dei quali assolti) (QUI), infliggendo 1 anno e 4 mesi a Marcello Cammera (1 anno e 6 mesi in primo grado), ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune; 2 anni e 4 mesi a Sandro Scalise (3 anni in primo grado), coordinatore della sicurezza della struttura; 2 anni e 8 mesi a Franco Faggiotto (3 anni e 6 mesi in primo grado), progettista della struttura; 1 anno e 6 mesi a Ferdinando Salzano (1 anno e 8 mesi in primo grado), rappresentante della F&P Group, committente dei lavori di allestimento del palco; ed 1 anno e 4 mesi a Pasquale Aumenta (1 anno e 6 mesi in primo grado), responsabile della Italstage, la società che era incaricata della costruzione della struttura.