Oliverio da Crotone lancia un patto tra imprese, lavoro e istituzioni

Crotone Attualità

Patto tra imprese, lavoro e istituzioni. È quella che per il Presidente della Regione, Mario Oliverio, è la “strada sulla quale bisogna procedere per determinare il riscatto e la crescita della Calabria e per proiettare questa terra verso il futuro”. Parte dunque da Crotone e in occasione dell’Assemblea dei soci di Confindustria Crotone che ha eletto Mario Spanò come nuovo presidente, il patto che il governatore intende lanciare.

“Da Crotone, dalla storia dell’imprenditoria crotonese può venire un grande contributo in questa direzione. Ne sono profondamente convinto e sono sicuro che la vostra organizzazione saprà, con la guida di Mario Spanò, proseguire su questa strada per dare un contributo notevole alla crescita di Crotone e del crotonese e al riscatto dell’intera Calabria”.

Perché per Oliverio “il ruolo delle imprese e degli imprenditori è fondamentale in una terra come la nostra che per troppo anni è stata abbandonata a se stessa. Il territorio crotonese ha vissuto momenti difficili determinati da una lunga e devastante crisi industriale. Oggi si apre una fase nuova determinata da una serie di investimenti importanti sulle infrastrutture, sulla valorizzazione dei beni culturali, sulla riqualificazione del patrimonio storico effettuati nel corso di questi ultimi anni”.

Ha quindi parlato degli interventi fatti dalla Regione “non solo a Crotone, ma nell’intera area jonica”, dove l’Ente “ha scelto di puntare sull’ammodernamento e sulla elettrificazione della ferrovia jonica che nell’arco di due o tre anni diventerà una metropolitana di superficie, abbiamo creduto nella realizzazione di un sistema aeroportuale moderno e, non senza ostacoli ed incomprensioni, abbiamo lavorato alla creazione della società unica aeroportuale”.

Parla dunque di voli e aeroporto, affermando di “aver gettato le basi per un decollo serio, strutturale e solido dell’intero sistema aeroportuale regionale in cui Crotone, con il suo aeroporto, avrà uno spazio importante. Tutto questo è avvenuto perché abbiamo investito anche perché abbiamo creato opportunità e convenienze per le compagnie aeree. Ryanair non è frutto dello Spirito Santo, così come non lo sono i collegamenti tra il sistema aeroportuale calabrese e quello extranazionale che da 10 del 2014 oggi sono diventati oltre 60. Da qualche giorno abbiamo chiuso all’unanimità la Conferenza per gli oneri di servizio sull’aeroporto pitagorico, che rappresenta un altro risultato importante nella strategia di rafforzamento di questo scalo. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando perché le risorse destinate all’ammodernamento della SS.106 possano essere portate in porto. Abbiamo definito lo studio di fattibilità per il collegamento con Catanzaro, a sud di Crotone; la bonifica è stata finalmente avviata e Antica Kroton non è più un libro dei sogni”.

Poi il riferimento a quello che definisce importante per lo sviluppo della Calabria: “Un corposo e consistente piano di investimenti infrastrutturale per recuperare il gap con il resto del Paese, l’Alta Velocità deve arrivare a Reggio Calabria, bisogna mettere in campo un grande progetto di sostegno alle imprese, la defiscalizzazione degli oneri sociali deve trovare concreta applicazione. Investire per allargare e consolidare una cultura d’impresa significa spostare l’asse della utilizzazione delle risorse da un’impostazione assistenzialistica ad una impostazione produttiva”.

La vera sfida del Sud per Oliverio “è quella di utilizzare le risorse in direzione della crescita e non dell’assistenza o dei localismi di cui la Calabria ha pagato e continua a pagare prezzi altissimi. In questo senso credo che un Patto nel Sud e per il Sud tra istituzioni, imprese e lavoro possa rappresentare la vera chiave di volta per poter incidere con la forza necessaria nei processi di cambiamento e di spostamento delle politiche nazionali”.

L’unica strada che abbiamo davanti per uscire dalla marginalità – ha concluso il Presidente della Regione- è quella di aiutare i territori, in una visione non localistica, ad esprimere e valorizzare tutte le proprie potenzialità. E’ quello che abbiamo tentato di fare in questi anni di governo regionale. La Calabria o cresce insieme o, insieme, deperisce e il tarlo del localismo è il peggiore nemico della nostra terra.