Cariati, Villaggio Vascellero è terreno comunale: lo decide il Consiglio di Stato

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“Villaggio Vascellero: non soltanto vanno restituiti ai cariatesi i terreni comunali sui quali è stata costruita la struttura turistica ma dovranno essere pagate tutte le somme indebitamente percepite e le tasse mai corrisposte”.

A dare notizia di quanto contenuto nella sentenza della V Sezione del Consiglio di Stato - che ha accolto l’appello proposto dal Comune di Cariati per la riforma della sentenza del Tar Calabria, condannando la Vascellero Villaggi a rifondere all'ente anche le spese di lite - è l’assessore all’urbanistica Paola Apa.

“La Giunta Municipale – continua l’assessore – ha approvato all’unanimità la direttiva al responsabile dell’area tecnica, per l’esecuzione della sentenza ed al responsabile dell’area segreteria ed affari generali per il recupero delle spese di lite. Che erano terreni comunali lo aveva detto anche la Cassazione, con una sentenza del 2013 che, tuttavia, era stata lasciata nel cassetto, senza darvi esecuzione, dalla passata amministrazione comunale, fino al 2016, quando si tennero le elezioni amministrative nelle quali il titolare della struttura coincideva con il candidato a Sindaco della lista sostenuta dall’attuale consigliere comunale Leonardo Trento”.

Accogliendo con tre delibere la richiesta ad hoc avanzata del privato-candidato a Sindaco, per quegli stessi terreni comunali (alcuni dei quali già oggetto della sentenza 2013 di restituzione) l’allora Giunta Municipale, guidata di fatto da Leonardo Trento, ne deliberava la legittimazione; e lo faceva addirittura due giorni prima di quelle elezioni nelle quali, come candidato consigliere a sostegno del privato concorreva anche Gianpasquale Trento, istruttore demaniale delle pratiche di legittimazione poi dichiarate illegittime dal Consiglio di Stato”.

“Come si ricorderà, trai primi atti del nuovo esecutivo guidato dal Sindaco Filomena Greco vi fu proprio la revoca di quelle delibere di legittimazione, revoca che - conclude l'assessore - venne impugnata dal privato davanti al Tar e dal Consiglio di Stato, il quale dando quindi ragione al Comune ha definitivamente dichiarato che quei terreni sono comunali e pertanto devono essere rilasciati e restituiti al comune e quindi ai cittadini”.