Laghi di Sibari, bollette alle stelle per il servizio idrico: scoppia protesta tra i residenti

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Impazza la protesta tra i residenti dei Laghi di Sibari che in questi giorni si sono visti recapitare bollette sproporzionate per quanto concerne il servizio idrico integrato.

Il Comune, sulla scorta dei regolamenti vigenti, dovrebbe calcolarle in percentuale sui consumi idrici, ma poiché nel porto turistico la fornitura di acqua è demandata all’Associazione “Laghi di Sibari”, le cui letture e calcoli si ritiene non possano essere tenuti in considerazione poiché provenienti da ente privo di natura pubblicistica, allora i conti vengono elaborati forfettariamente, su base annuale.

Viene trascurato tuttavia un dato essenziale: le abitazioni, quasi tutte seconde case, restano chiuse gran parte dell’anno. Avviene così che chi, in base all’effettivo consumo di acqua, dovrebbe trovarsi a pagare una trentina d’euro di servizio idrico integrato, se ne veda richiedere all’incirca 200.

Una situazione generalizzata, radicata nel tempo, quest’anno sfociata in rabbia di cui si fa interprete AssoLaghi.

“Crediamo che la questione sia di palese evidenza e che da spiegare ci sia ben poco” - dice il presidente Luigi Guaragna. “E’ evidente ed oggettiva l’iniquità del sistema: le lamentele degli associati, che noi condividiamo e di cui ci facciamo portavoce, sono fondate e meriterebbero il giusto approfondimento e doverose risposte da parte del Municipio”. Prosegue Guaragna: “legare i costi ai reali consumi è logico, oltre che giuridicamente corretto. Più volte, in passato, abbiamo messo a disposizione del Comune il nostro sistema di rilevazione dei consumi, ma inutilmente, poiché a quanto pare la nostra natura giuridica di ente non pubblicistico lo renderebbe inattendibile, sebbene la nostra affidabilità non venga messa in discussione quando si tratta di contribuire anche economicamente a garantire la navigabilità del canale Stombi o assicurare altri servizi di pubblica utilità”.

“Ad ogni modo, - aggiunge il presidente d AssoLaghi - come sempre con spirito di collaborazione, chiediamo che con celerità sia il Comune ad individuare criteri che consentano il rispetto del principio di equità: garantiamo massima disponibilità a ricercare una soluzione ma siamo pronti, in mancanza di ciò, a rappresentare in ogni sede la tutela dei diritti degli associati”.