La Protezione Civile rafforza l’attività di monitoraggio sui rischi idrogeologici

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Il settore Protezione Civile della Regione Calabria – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - ha intensificato l’attività di monitoraggio sui rischi idrogeologici. In questa direzione, infatti, un passo avanti è stato fatto con la stipula del contratto sul servizio di manutenzione della rete di monitoraggio meteorologica della Regione Calabria per l’allerta del rischio idrogeologico con la ditta “CAE”, aggiudicataria del bando pubblico. Attualmente, per la gestione delle emergenze, il settore regionale della Protezione Civile conta su un sistema abbastanza complesso di monitoraggio, costituito da 147 stazioni meteo dislocate su tutto il territorio regionale e installate dalla “CAE Monitoring your world” con fondi trasferiti direttamente dallo Stato in base alla legge 388/2000 (Fondo regionale di Protezione Civile). Il monitoraggio viene gestito direttamente dal Centro Funzionale Multirischi (CFM) che opera in stretto contatto con la Sala operativa regionale, cui pervengono i messaggi di allerta meteo diramati ai comuni interessati. “La vulnerabilità del territorio calabrese al rischio idrogeologico - sottolinea il sottosegretario regionale alla Protezione Civile Franco Torchia - è storicamente nota. E, per effetto delle variazioni climatiche, per l’uso sconsiderato del suolo e la frequenza di eventi calamitosi, l’economia della regione è sempre più gravata dai danni derivanti da questi eventi, oltre dalla perdita di vite umane. Il nostro territorio è, purtroppo, l’unico in Italia ricadente interamente in zona sismica di prima o di seconda categoria. Quindi, per affrontare correttamente il problema della previsione e prevenzione dei rischi naturali - prosegue il sottosegretario Torchia - la Regione deve poter programmare, in maniera coordinata, le attività volte alla pianificazione e alla programmazione degli interventi atti a ridurre l’esposizione a qualsiasi tipo di rischio che vada a minare la stabilità del territorio e per la salvaguardia della popolazione. Ora – aggiunge Torchia -, grazie al sistema di monitoraggio l’attività di contrasto dei rischi idrogeologici e sismici sarà gestita in tempo reale con il manifestarsi dell’evento, il contenimento dei conseguenti effetti soprattutto sulla popolazione e il ripristino delle condizioni di vita preesistenti all’evento stesso perseguendo, ove possibile, la riduzione della pericolosità. Inoltre, a fianco alla gestione dell’intervento urgente di Protezione Civile, un’azione di studio e previsioni, mirata alla pianificazione, programmazione e realizzazione degli interventi, garantirà condizioni permanenti per la salvaguardia della vita umana e la tutela delle risorse ambientali”.