Catturavano cardellini con esca viva: tre denunce a San Giovanni in Fiore

Cosenza Cronaca

Un telo, gabbiette metalliche, contenitori per uccelli, un barattolo di sostanza adesiva, una cesoia, dei rami di leccio con le punte invischiate della stessa sostanza e persino un cardellino vivo utilizzato come richiamo per attirare altri uccelli della stessa specie.

Tutto questo è il materiale ritrovato nel corso di un’operazione antibracconaggio eseguita dagli Agenti della Polizia Provinciale di Cosenza in servizio presso il distaccamento di San Giovanni in Fiore, nei riguardi di una serie di attività investigative portate avanti negli ultimi giorni sul territorio dello stesso comune silano.

Le indagini sono partite alle prime luci dell’alba di domenica scorsa alla guida del Comandante Pasquale Monea e con il coordinamento del Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro, consentendo di intercettare ed interrompere l’attività di tre persone che, nei pressi di un casolare in rovina, stavano praticando illegalmente la cattura di cardellini, riconosciuta come specie canora protetta.

Dopo le formalità di rito, i presunti responsabili sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Cosenza e dovranno ora rispondere di diversi reati che vanno dall’uccellagione, all’uso di mezzi vietati (sostanze adesive finalizzate alla cattura di uccelli selvatici) e alla detenzione di specie particolarmente protetta ai sensi dell’allegato II della convenzione di Berna.

Le attività di contrasto al fenomeno dell’uccellagione e del commercio illegale di uccelli canori da parte del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza proseguiranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza, con particolare attenzione alle aree di maggiore interesse naturalistico.