Festival d’Autunno: in programma dedica al dottore Santacroce e poi spazio a Luca Carboni

Catanzaro Tempo Libero

Pietro Santacroce non è stato solo pediatra, cardiologo, infettivologo, anestesista, dirigente dell'Unità Operativa di Medicina preventiva di Catanzaro. È stato un uomo dalla profonda sensibilità umana e culturale.

E' stato un poeta vero, capace di “scavare dentro l’essere, nelle rughe dell’anima, alla ricerca delle sconvolgenti ragioni della vita, dell’uomo innanzitutto e della natura con cui ci si trova quotidianamente a misurarsi”.

E' quanto si legge nella “seconda di copertina” di “Partirò per restare”, la sua terza raccolta di poesie inedite, pubblicata in occasione dei 10 anni della sua scomparsa, il prossimo lunedì 30 settembre. Data in cui il Festival d'Autunno lo celebrerà con un evento a ingresso libero e gratuito fissato per le ore 18.30 nel Museo Marca di Catanzaro.

Si intitola “...Ma rimane il canto…” ed è un reading delle sue liriche affidato agli attori del Teatro di Calabria, con l'introduzione del critico Luigi La Rosa. Un viaggio che svelerà un’opera sorprendente, definita da Pascol Colletti, poeta e critico e già direttore della Biblioteca Internazionale di poesia contemporanea di Lecce, “un modello intelligente di vita vissuta nella ricerca costante d’una verità esistenziale che l’ha portato al ritrovamento della verità assoluta. I suoi versi sono puri – prosegue - sono acqua di sorgente, soffusi d’una religiosità che non cade nel bigottismo, ma scaturiscono da una meditazione sofferta”.

Intanto c’è grande attesa per l’appuntamento con Luca Carboni che, il 28 settembre alle 21, al Teatro Politeama, inaugurerà la stagione dei grandi concerti del Festival. Carboni chiuderà proprio a Catanzaro il suo tour “Sputnik” che ha sbalordito gli spettatori per la capacità di alternare la carica e l’energia dell’elettronica con momenti più acustici e intimi. In scaletta i brani dell’ultimo lavoro, “Sputnik”, che dà il titolo al tour ma anche pezzi del precedente disco “Pop-Up” come “Luca lo stesso” e “Bologna è una regola”, fino ad arrivare ai più grandi successi della sua carriera come “Mare mare”, “Farfallina”, “Ci stiamo sbagliando ragazzi”, “Silvia lo sai”.