Civita, cala il sipario sulla IX edizione del Calàbbria Teatro Festival

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Cala il sipario sulla IX edizione del Calàbbria Teatro Festival, evento organizzato dall’Associazione Culturale “Khoreia 2000” per la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli che quest’anno si è spostato nello splendido scenario di uno dei borghi più belli d’Italia, bandiera arancione: “Civita”, per essere vicini a questa comunità che ha bisogno di rialzarsi dopo la ferita dell’agosto dello scorso anno. In punta di piedi nel ricordo delle vittime e nel rispetto e cordoglio dei familiari.

Il saluto del Festival alla comunità di Civita, la consegna di un’opera d’arte murale realizzata da Peter Vento sulla facciata esterna in contrada Laxa nei pressi delle Gole del Raganello, con la bellissima frase che Nicola Sacco, operaio in un calzaturificio, giustiziato sulla sedia elettrica, in America, con l’accusa infamante costruita a tavolino per colpire, il movimento anarchico che difendeva i diritti degli operai sfruttati nelle fabbriche e lottava contro le condizioni in cui versavano gli immigrati italiani, volle dedicare a suo figlio Dante:

“Non dimenticarti giammai, Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso”.

Vento, ricollegandosi alla tematica del Festival “Rapporto genitori-figlio”, ha impresso sul muro, una famiglia contadina che guarda verso le montagne dove batte un cuore e sgorga un fiume. Molte persone, ha sottolineato Vento, attraverso questo murales, vogliono ritrovare la voglia di ripartire dopo i fatti dell’agosto 2018. Tanta è la solidarietà, di venirsi incontro, di aiutarsi gli uni con gli altri. C’è speranza e questo non può che farmi piacere”.

Gli ha fatto eco il sindaco di Civita, Alessandro Tocci: “questo murales racchiude il significato del borgo che noi sogniamo e vogliamo che sia in futuro. Chiederò al gruppo Khoreia di far diventare Civita, una tappa fissa del loro festival. In questa settimana si è respirata un’aria nuova, bella culturale in una piccola comunità come la nostra che è pervasa da bellissime cose. La ferita di agosto rimarrà indelebile nei nostri cuori ma, noi vogliamo ripartire è questo è stato un modo sobrio, corretto. La pagina più bella è stata quella di avere avuto, attraverso il festival, delle giornate meravigliose”.

Bilancio più che positivo per il direttore artistico Parrotta, soddisfatta per il lavoro svolto in questi mesi di preparazione senza dimenticare ora l’appuntamento di ottobre a Castrovillari (11-12-13) con il Festival dei corti teatrali. Soddisfatta per le serate a Civita, tanta energia che ci ha dato l’occasione di confrontarci con un pubblico diversificato ogni sera, tanti gli apprezzamenti e tanta quindi la voglia di crescere e di andare ancora oltre. Il festival è nato per la gente e quest’anno soprattutto è stato tra la gente e questo ci inorgoglisce. L’appuntamento di agosto viene riconfermato questa sfida è vincente”.

Gli ha fatto eco il direttore organizzativo, Angela Micieli. “E’ stata una bellissima esperienza, abbiamo trovato tra la gente di Civita, disponibilità, ospitalità. Colgo l’occasione per ingraziare, tutto lo staff del festival, l’Amministrazione Comunale, che ci ha supportati che ha creduto in noi nella nostra struttura, la Pro Loco, e soprattutto, tutta la comunità che ci ha fatto sentire a casa e quando ti senti a casa, ci lasci il cuore; e quando ci lasci il cuore, si può pensare ad un ritorno.”