Civita, grande partecipazione all’evento del Calàbbria Teatro Festival

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Grande successo per il primo evento del Calàbbria Teatro Festival. Arrivato alla sua IX edizione, il cartellone è stato promosso dall’Associazione Culturale Khoreia 2000 con la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli, e ieri nel borgo di Civita, ha dato vita ad un viaggio nella storia del Meridione d'Italia e della Sicilia che comincia nel 1806 e si ferma al 1992.

Un percorso fatto di installazioni artistiche, tutto di carta, tutto gigante. Grazie alla performance verbo visiva di Nico Zazo e Beatrice Candreva...in arte “Kalura”. Il viaggio però è iniziato con una sorta di corteo, dove il cantastorie ha invitato gli spettatori. Il corteo ha quindi raggiunto Palazzo Castellano per l’inaugurazione della mostra fotografica “Le rovine dell’anima” di Luciano Grisolia TuEm e quella di Arte Contemporanea “Imprinting” di Deborah Graziano.

Nella mostra fotografica, Grisolia attraverso una sua personale ricerca, tra i borghi abbandonati o colpiti da calamità naturali, ha fatto rivivere la storia della gente che li ha abitati. Attraverso la fotografia si animano proiettando il visitatore in un’altra dimensione riuscendo a capire, ad immaginare quello che c’era…la Vita.

Mentre l’altra installazione di Deborah Graziano, attraverso delle piccole sculture, raccolta parte della sua memoria, a partire dall’infanzia fino ai giorni d’oggi. Delle opere davvero particolari. L’artista mostra l’assoluto che sente di avere al centro della propria anima, attraverso anche oggetti che fanno parte della nostra vita. Le due mostre potranno essere visitate durante i giorni del festival.

Lo spettatore prima di tuffarsi nella storia dello spettacolo dei “Kalura”, ha partecipato al racconto di fatti antichi, credenze popolari per scacciare gli spiriti malvagi fino ad arrivare al rituale della cerimonia di mietitura che si faceva a San Giorgio Lucano, come momento ben augurale per il borgo di Civita dopo la tragedia del 20 agosto scorso. In questo quadro coinvolto anche il direttore artistico, Rosy Parrotta. Poi il corteo ha raggiunto il palco allestito nella centralissima piazza del comune arbereshe dove Masto Nicola, supportato dai canti di Donna Bea, ha raccontato storie di “briganti, camurristi e zappaterra”.

Attraverso una particolare lettura magica delle carte napoletane giganti e seguendo le scene illustrate sul cartellone da cantastorie. Il cuntista ha aperto con una breve introduzione al mondo feudale, raccontando la portata rivoluzionaria delle leggi dell'eversione della feudalità ed il conseguente processo di frammentazione della proprietà terriera, le lotte contadine e la riforma agraria del 1950, fino ad arrivare al contesto sociale e politico che vede, con la fine del feudalesimo, la nascita delle associazioni mafiose e il tragico epilogo del 1992.

La serata, che ha visto la partecipazione del pubblico delle grandi occasioni, si è colorata dell’arte di strada, novità di quest’anno del Calàbbria Festival, grazie alle creazioni artistiche di Peter Vento. Più che soddisfatto il sindaco, Alessandro Tocci: “ vedere la piazza gremita di gente, mi riempie il cuore, grazie al festival, Civita riparte con questa bella pagina di cultura, spettacolo, tradizioni e storia”. Questa sera di scena, con inizio alle ore 21.00, in Piazza Municipio, Marco Morandi, figlio del grande Gianni proporrà “Nel nome del padre …storia di un figlio di”.

Un viaggio musicale, suonato dal vivo con una band di tre elementi, dove racconta quali possono essere le sfumature di essere figlio di un importante cantante qual è Gianni Morandi. Sempre oggi visita guidata nel centro storico di Civita, tra i pochi borghi di origine albanese insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano inserita a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia. Evento organizzato con l’Ente Parco del Pollino. La passeggiata di due ore circa, con ritrovo alle ore 18.30 in Piazza Municipio, sarà curata da una guida ufficiale del Parco del Pollino.