Dialetto: dal Pollino all’istmo di Marcellinara per salvare la lingua madre

Catanzaro Attualità

L’ottavo Festival del Dialetto e lingue minoritarie di Calabria, evento itinerante promosso dal Centro Cultura e Arte 26, con il patrocinio del MiBAC- Soprintendenza SAbpap CZ, CS, KR, ha aperto i battenti a Marcellinara in provincia di Catanzaro, città gemellata con il Festival, con la rappresentazione teatrale dialettale “Cc’era ‘na vota e cc’è – susu e jusu della scrittrice Maria Antonia Gariano che ha ottenuto ampi consensi di pubblico e critica, in particolar modo tra i molti emigrati che tornano in Agosto al paese natio e che non hanno dimenticato la lingua degli antenati.

La commedia, sviluppata dal Laboratorio creativo associativo "La persona al centro" presieduto da Francesca Neri, con direttore artistico Gianluca Musacchio, è una sorta di favola che mette in evidenza aspetti della storia umana, colta nella sua eterna lotta tra bene e male, e il degrado esistenziale in cui versa la società, invitando al recupero di una dimensione umana basata sull'amore e il rispetto dell'altro.

Il sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, d'intesa con l'Antropologa Maria Zanoni, promoter del Festival Dialetto, continua l'opera di valorizzazione del prezioso patrimonio dialettale, delle tradizioni e della storia del territorio, per scongiurarne la scomparsa, promuovendo varie iniziative che mettano in campo la storia della comunità che sente il richiamo alle proprie radici, per sfuggire allo sradicamento vissuto all'interno della cultura nazionale.

La Prof. Zanoni nella sua introduzione sottolinea come la lingua madre sia il tramite attraverso cui si trasmettono valori e la comunità ristretta entra nella grande identità di una dimensione nazionale. Si parte da Marcellinara, dunque, nel segno del pensiero del grande linguista Tullio De Mauro quando affermava che "la pluralità linguistica non è un accidente stravagante, ma un fatto fisiologico per la specie e le comunità umane. Chiunque tenti di soffocarla deve sapere che contribuisce a spegnere il cuore pulsante della stessa comunità".