Omofobia e tabù sesso sul palco a Crosia

Cosenza Tempo Libero

Sensibilizzazione contro l’omofobia, tabù del sesso e matrimoni gay. Questi i temi che verranno raccontati con grande ironia lunedì 29 luglio a Crosia con la compagnia teatrale Stabile dei Nomadi di Leonforte. Il marito di mio figlio, dal testo di Daniele Falleri e la regia di Alessandro Spinello è l’opera che sarà portata in scena all’Agorà, in piazza del Popolo, nel Centro Storico.

Lo spettacolo è un invito a riflettere sull’importanza dell’amore vero, senza pregiudizi. Ancora una volta i temi sociali e di attualità saranno i veri protagonisti sul palco del prossimo spettacolo della V Mostra Nazionale d’Arte del Teatro Amatoriale Italiano promossa dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) di Cosenza.

È quanto fa sapere il Presidente provinciale Antonio d’Amico esprimendo soddisfazione per il successo di pubblico registrato ieri (venerdì 26) in occasione del primo spettacolo e ricordando che l’ingresso a tutte le rappresentazioni è gratuito.

Giorgino e Michele (alias George & Michael) si sposano. Il giorno prima del loro matrimonio, presi all’ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di affrontare i rispettivi genitori convocandoli nel loro appartamento per comunicare loro l’imminente cerimonia. Ma la rivelazione della propria omosessualità crea uno scompiglio che va oltre l’immaginazione dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della ormai scoppiata coppia.

Il marito di mio figlio è una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia uno dei temi più delicati e discussi del momento, ovvero quello del matrimonio gay. Si propone di farlo andando aldilà delle facili conclusioni e aldilà del tabù stesso, con la grande arma dell’ironia. Non a caso la scelta di una commedia fresca e intelligente scritta dall’originale Daniele Felleri. L’autore racconta l’effetto deflagrante dell’outing dei due protagonisti nei confronti dei genitori, una rivelazione in grado di mettere in crisi gli equilibri consolidati all’interno delle due rispettive famiglie. La comparsa dell’elemento imprevisto, il matrimonio gay, obbliga tutti a esaminare di nuovo il mondo che li circonda. Diverte il pubblico, mettendo a nudo tutti i più diffusi pregiudizi sui gay e giocando con essi fino a renderli innocui.

Le caratteristiche di ogni singolo personaggio, messe in risalto dall’autore e perfettamente interpretate dagli attori, provocano allo spettatore divertentissime emozioni. Il marito di mio figlio non vuole essere un manifesto gay. Si esige di non tralasciare una considerazione fondamentale, che Michael e George ancor prima di essere gay sono due ragazzi che si amano. Non è la loro inclinazione sessuale a fare da protagonista in questa storia. Il protagonista, se ce n’è uno, è l’amore.

Attori e personaggi. Alessia Barbera interpreta Lory, cameriera, ex studentessa di psicologia e aspirante attrice. Giuseppe Oriti e Gaetano D’Agostino sono rispettivamente George e Michael, futuri sposi. Alessia Russo e Francesco (Cicco) Vicino vestono i panni di Amalia e Agostino, la madre e il padre di Michael. Claudia Antonella Laisa e Alessandro Spinello sono Meri e Ignazio, genitori di George.

Quadrato in scena, itinerante nel territorio. Dopo l’appuntamento di Lunedì 29, Martedì 30 la rassegna farà tappa sul palco allestito nel Chiostro di Palazzo San Bernardino, nel centro storico dell’area urbana di Rossano con il gruppo teatrale iBaki di Mendicino che proporrà Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello con l’adattamento e la regia di Imma Guarasci.