Al Marca la mostra Architetture Poetiche di Lucia Rotundo

Catanzaro Tempo Libero

È approdata lo sorso 6 luglio alMarca di Catanzaro la mostra Architetture Poetiche, personale dell’artista Lucia Rotundo. La personale dell’artista, che sarà visibile fino al 31 agosto, è curata da Vittoria Coen, critica e storica dell’arte, è promossa dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, dalla Fondazione Rocco Guglielmo ed è patrocinata dalla Camera di Commercio e dal Comune di Catanzaro.

L’artista Lucia Rotundo con Architetture Poetiche propone una significativa selezione di grandi opere (2015-2019) tra bassorilievi, altorilievi e installazioni, offrendo al potenziale fruitore la complessità poetica e concettuale del proprio lavoro creativo, attraverso un percorso plurisensoriale e una sostanziale riflessione sulla sua ricerca che si dispiega tra memoria, storia, mito e natura.

“Il bianco è luce - scrive Vittoria Coen in catalogo - elemento importantissimo nella poetica di Lucia Rotundo, sia essa naturale, sia artificiale, quella luce che dialoga con l’ambiente e che, attraverso l’opera, è in grado di modificarne la percezione, attraverso una diversa dimensione di profondità e di spazio. (…) Pittura tridimensionale, architettura poetica, scultura relazionale. Il lavoro di Lucia Rotundo è quadro, scultura, installazione. I “frammenti” si compongono e creano un linguaggio, una partitura, in grado di scrivere una lingua universale, comune al genere umano, intrisa di un sentimento originario mediterraneo (la Magna Grecia) e di una cultura contemporanea cosmopolita.

“In una parola: extratemporalità, attraverso il linguaggio della forma e della materia, che giocano con quello della luce. Passato e presente si uniscono idealmente, nel rinnovare l’aura della composizione artistica. Il frammento è parte del tutto e crea un unicum. (…) Una visione cosmica dell’arte, questi i temi del lavoro di Lucia Rotundo. Il silenzio dei suoi lavori attraversa lo spazio della tela, dell’acciaio, delle foglie, del cotone, come a lasciare sospesa nel vuoto la contemplazione, la percezione sensoriale dell’esperienza artistica. Il suo è un viaggio che non termina mai, che pone domande e che si costruisce con paziente meticolosità, quella ossessione del fare indispensabile agli artisti”.

La mostra occuperà un intero piano del museo. Per l’occasione è stato realizzato un catalogo bilingue (italiano/inglese) editato da Silvana Editoriale, Milano, per la Collana “Quaderni del Marca”, contenente i testi istituzionali del direttore del Marca e del presidente della provincia e il saggio critico della curatrice, apparato iconografico e nota bio-bibliografica dell’artista.