Elezioni. Domani è ballottaggio, urne aperte in quattro comuni calabresi

Calabria Politica

A distanza di due settimane dalla tornata elettorale del 26 maggio scorso (LEGGI), urne di nuovo aperte in quattro dei Comuni calabresi chiamati al ballottaggio.

Dovranno così scegliere il loro nuovo sindaco i cittadini di Gioia Tauro, nel reggino; quello del neo costituito comune unico di Corigliano-Rossano, ma anche di Montalto Uffugo e Rende, nel cosentino.

Parliamo di enti che insistono rispettivamente su territori piuttosto importanti dal punto di vista non solo del numero di residenti quanto anche per gli equilibri politici, anche in vista delle prossime ed imminenti Regionali.

Partiamo da Corigliano-Rossano, nato dall’unificazione, nell’ottobre del 2017, dei due centri dell’alto Jonio cosentino. Qui di deciderà di conseguenza il “primo” sindaco “unico”: ai nastri di partenza, Flavio Stasi, che il 26 maggio si è imposto con quasi il 41%, raggiunto con cinque liste, alcune espressione della sinistra.

Diretto concorrente l’ex consigliere regionale del centrodestra Giuseppe Graziano, che si è attestato al primo turno intorno al 31%. Il candidato conta su 13 liste compresa la Lega. Scartato dalla consultazione il terzo contendente, Luigi Promenzio, le 9 liste a suo sostegno hanno raggiunto due settimane fa circa il 28%.

Restando nel cosentino, come dicevamo si vota anche nella popolosa cittadina di Rende: alle porte del capoluogo bruzio se la giocano Marcello Manna, al primo turno col 31% di preferenze ottenute con l’appoggio di sei liste.

Suo antagonista un nome storico della città: Sandro Principe, in passato sottosegretario di Stato, assessore regionale e primo cittadino per 15 anni (esattamente dal 1980 al 1987 e dal 1999 al 2006). Al primo turno le sue quattro liste gli hanno assicurato oltre un 26% che gli ha permesso di staccare il terzo candidato, l’ex consigliere regionale Domenico Talarico (20,5%).

All’ombra della Sila, infine, si vota anche a Montalto Uffugo. Lo scontro è tra l’uscente Pietro Caracciolo, che con un 49% ha rischiato d’un soffio di conquistare la poltrona al primo turno e con l’appoggio di nove liste. A distanza di una ventina di punti percentuali, esattamente il 31%, il 26 maggio s’è confermato il suo contendente Ugo Gravina (per lui otto le liste a sostegno).

Urne aperte in solo comune del reggino, invece, a Gioia Tauro: importante porto calabrese potrà eleggere il sindaco a distanza di due anni dallo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.

A contendersi la poltrona Aldo Alessio, già sindaco della cittadina tra il 1990 e il 2000, al primo turno appoggiato da due liste di centrosinistra ha riportato quasi il 45%. A “sbarrargli” la strada Raffaele D’Agostino, sostenuto da due liste di centrodestra, tra cui una espressione della Lega, fermatosi al 24%.