A Cosenza la rassegna “Dignità e Valori”: a tre film il premio “Caffé Letterario Federiciano”

Cosenza Attualità

Si è svolta venerdì 10 maggio la Rassegna Cinematografica “Dignità e Valori” all’interno della Sala Nova del Palazzo della Provincia di Cosenza.

Promotori della manifestazione Calistrica International, la Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani e l’Associazione Senologia e Vita, con il patrocinio della Città di Cosenza, della Provincia di Cosenza, di Calabria Film Commission e del Centro Servizi Volontariato di Cosenza.

Film in rassegna Ripped Women’s Hearts, di Tore Iantorno Asta (in concorso al David di Donatello 2016), incentrato sulla violenza contro le donne; Cara Melle, di Raffaella Vaccaro, incentrato sulla pedofilia e Io Resto Qua!, di Gianluca Sia (Premio Camomilla 2017), incentrato sulla prevenzione e lotta contro i tumori.

Alla manifestazione, moderata dal Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa, e che prevedeva i Saluti del Presidente della Provincia Francesco Iacucci, del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto dell’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano Mons. Francescantonio Nolè, del Prefetto di Cosenza Paola Galeone e del Presidente Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno, sono intervenuti, dopo l’introduzione del produttore dei film in rassegna Santo Spadafora, il Viceprefetto Vicario Dott.ssa Franca Tancredi, il Gran Priore della Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria Avv. Filomena Falsetta, il Presidente del CSV di Cosenza Gianni Romeo, lo stilista Claudio Greco, il Direttore Responsabile di Tele Europa Network Attilio Sabato, il Senologo Francesco Mollo e il Presidente dell’Associazione Senologia e Vita Marisa Giglio.

Ai film in rassegna, dinanzi ad una platea estremamente partecipata, è andato il Premio “Caffè Letterario Federiciano 2019”, consegnato dal Gran Priore dei Templari Federiciani della Calabria Filomena Falsetta, che ha dichiarato che “i film premiati sono tutti accomunati da quel fremito in grado di far rialzare l’uomo dopo ogni smarrimento, e, pertanto, sono la dimostrazione che il cinema non è semplice intrattenimento, ma divulgatore di “bellezza cristiana”, attraverso un linguaggio capace di proporre modelli di vita nonché di garantire il maggior impatto possibile al messaggio cristiano.

La Calabria ha bisogno di produzioni cinematografiche capaci di proiettarsi verso un’alleanza con la cristianità e con la fede, di farsi coscienza viva del presente per la ricerca di un futuro diverso, e attorno alle quali debbano, dunque, stringersi il mondo istituzionale e religioso”.

A “RIPPED WOMEN’S HEARTS”, DI TORE IANTORNO ASTA, è andato Il Premio Caffè Letterario Federiciano 2019 PER LA MIGLIORE POST-PRODUZIONE, con la seguente motivazione: “per aver realizzato un montaggio sommesso, dando vita ad una intonata sinfonia con il delicato tessuto del film; per aver conferito alle immagini coerenza visiva ed equilibrio, in un orizzonte che scandisce il sottile evolvere dei sentimenti delle vittime di violenza; per aver delineato i loro occhi con tratti di ricchezza psicologica, capaci di dialogare con la stessa sofferenza e di autoritrarsi, per lasciare al mondo sculture di rara bellezza al posto delle macerie della violenza”.

A “CARA MELLE”, DI RAFFAELLA VACCARO, è andato il Premio Caffè Letterario Federiciano 2019 PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA, con la seguente motivazione: “per aver saputo affidare alla realtà scenica le più amare stesure della vita, e, da queste, trarre il coraggio di comunicare che l’unico modo per ritornare ad assaporare il gusto del sorriso è quello di non ingoiarle”.

A “IO RESTO QUA”, DI GIANLUCA SIA è andato il Premio Caffè Letterario Federiciano PER LA MIGLIORE REGIA, con la seguente motivazione: “per le migliori riprese dell’Io nelle sue angolazioni interiori, dietro le quali si dissolve per i drammi della vita, e, al tempo stesso, si ricompone con la forza della coscienza del proprio valore, nel quale risiede il suo più grande successo”.

A Stefania Mangia è andato il premio Caffè Letterario Federiciano 2019 PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE IN “IO RESTO QUA” con la seguente motivazione: “per aver esortato l’anima, attraverso la sua interpretazione, a non rimanere intrappolata nelle paludi della malattia, coltivando un modo consapevole e ingegnoso di comprendere la realtà con l’agilità di un funambolo, che si muove altalenante sul filo della vita tra momenti di sconforto e rimbalzi di umorismo, ma pur sempre con la voglia inesorabile di restare là, su quel filo”.

Nel corso della Rassegna cinematografica, una targa per Dignità e Valori è stata consegnata al Senologo Francesco Mollo da parte dell’Associazione Senologia e Vita.

Un toccante ricordo è stato poi espresso nei confronti di Francesco Cerminara, il trentenne deceduto in seguito ad un aneurisma la vigilia dell’Epifania. A Francesco, che aveva, peraltro, contribuito alla realizzazione del lungometraggio Io Resto Qua!, di Gianluca Sia, è andato il premio “Dignità e Valori”, ritirato dai suoi familiari presenti alla manifestazione con la seguente motivazione: “con la sua passione, la sua determinazione e soprattutto, con il suo spirito di avventura, ha lasciato un segno in chiunque lo abbia incontrato e in qualsiasi cosa abbia toccato. Il suo impegno nella vita resterà un percorso da seguire ricco di valori e dignità”.