L’Affruntata di Sant’Onofrio sotto i riflettori dell’Antimafia: sospette ingerenze mafiose

Vibo Valentia Cronaca
Foto: La Voce di Sant'Onofrio

Ancora ombre sulle processioni religiose dove si sospetta possa esserci la “presenza” della ‘ndrangheta. Sotto i riflettori finisce ancora l’Affruntata di Sant’Onofrio.

Già nel 2010 l’evento religioso era stato sospeso e riproposto poi a distanza di una settimana dopo che, alla vigilia di Pasqua, ignoti aveva sparato contro l’abitazione del priore.

Secondo i portantini dell’immagine sacra, un gruppo di persone che ha portato in spalla le statue protagoniste della processione sarebbero vicine agli ambienti del clan Bonavota, e nell’elenco figurerebbero anche diversi giovani ritenuti contigui alla criminalità locale.

Non è passata infatti inosservata la presenza dei carabinieri al tradizionale incontro tra la Madonna e il Gesù Risorto, un evento che richiama in piazza Umberto l’intero paese.

Mischiati tra la gente diversi militari hanno seguito da vicino le varie fasi dell’Affruntata puntando gli occhi proprio sui portantini. I nominativi erano stati estratti a sorte in un sorteggio effettuato la scorsa settimana in base a precise direttive impartite dal vescovo della Diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea.

I carabinieri avrebbero già redatto un dossier e informato i magistrati della Dda, particolarmente sensibili a questo tipo di rappresentazioni con le quali i clan tendono ad esternare la loro forza e il loro predominio territoriale.