Cdm in Calabria. Premier: “non una passarella”. Grillo, “così risistemo la sanità”

Reggio Calabria Attualità

Quaranta minuti: tanto è durata la conferenza tenuta dal premier Giuseppe Conte, affiancato dal ministro della Sanità, Giulia Grillo, a margine del 55mo Consiglio dei Ministri tenutosi oggi pomeriggio, alle 15, nell’ufficio di Governo di Reggio Calabria.

Il capo del Governo ha voluto ribadire ancora una volta l’importanza dell’incontro voluto nella città dello Stretto, atto definito dallo stesso non “simbolico” quanto “concreto”, così come le misure prese durante la riunione e secondo Conte “aiuteranno a trovare alcune soluzioni per il territorio”.

Il Governo - ha assicurato - non si è dimenticato delle esigenze della Calabria: e in tal senso chiama a riprova il “decreto sanità” (LEGGI) e quello “sblocca cantieri”.

Quest’ultimo, in particolare, ha tenuto banco nei giorni scorsi in relazione a dei presunti rapporti tesi tra Conte e il Presidente della Repubblica, Mattarella, relativamente proprio ai ritardi nell’approvazione del decreto in questione. Tensioni smentite dal premier che ha definito invece il rapporto con il Colle come eccellente”.

PREMIER: IN CALABRIA ATTENZIONE COSTANTE

Tornando al Cdm di oggi, approvato dunque il decreto sblocca cantieri che ha avviato “l’iter in modo formale. Il decreto aveva la bollinatura della ragioneria e domani mattina verrà pubblicato in gazzetta ufficiale. Abbiamo recuperato del tempo, ha spiegato sempre Conte durante la conferenza.

Ha poi ricordato tutti i decreti e i fondi che arriveranno in Calabria: a partire dal reddito cittadinanza, poi la quota 100, “ma - ha affermato - abbiamo anche sbloccato gli investimenti per rilanciare il porto di Gioia Tauro con 100, 120 mln di euro”.

Il premier ha ricordato ancora il piano nazionale per il contrasto idrogeologico con il quale sono stati già stanziati 150mln solo per la Calabria (LEGGI).

Ed ancora: per i Comuni, a gennaio, 20 mln di euro per le opere di manutenzione di strade e patrimonio pubblico; altri 23mln per le opere in materia di risparmio energetico; altri 10 per il piano straordinario di messa in sicurezza per le strade.

Conte ha poi voluto rassicurare parlando di un “passaggio in Calabria” che “non sarà isolato” e sottolineando come “l’attenzione per la regione sarà costante”.

Dopo il suo intervento, il Capo del Governo ha poi lasciato la parola al ministro Giulia Grillo che a sua volta ha illustrato i motivi che l’hanno portata a scrivere un decreto sanità per la Calabria definito “di ordine temporaneo ed emergenziale”.

I “SUPERPOTERI” DI COTTARELLI E SHAEL

Questo - ha spiegato - è dipeso dal disavanzo che ha raggiunto quota 168 milioni di euro; dai livelli essenziali di assistenza che hanno portato la regione a un punteggio pari a 136 (quindi al di sotto del livello minimo pari a 160, ndr) e poi le infiltrazioni della ‘ndrangheta in alcune strutture sanitarie, da ultima l’Asp di Reggio che è stata commissariata”.

Per il ministro, insomma, “gli strumenti normativi ordinari non erano sufficienti per rimuovere casi e ostacoli per risolvere il problema”, da qui l’assunzione del decreto emergenziale che ha fatto storcere il naso al presidente Mario Oliverio.

Il decreto, come già anticipato, darà dunque la possibilità ai commissari governativi già nominati, Cottarelli e Shael, dilavorare con qualche arma in più per aiutare il settore”. “È giusto - ha spiegato il ministro - che i cittadini abbiano sanità di serie A.

Tra le attività che potranno svolgere gli incaricati governativi vi sono infatti le verifiche straordinarie che si potranno sulle attività svolte dai direttori generali e al termine potranno anche deciderne eventuali spostamento o nuove nomine.

Quanto al problema del dissesto delle aziende sanitarie, il decreto - ha spiegato ancora la Grillo - intende utilizzare la norma per gli enti in dissesto per le aziende sanitarie: “è stato deciso – ha spiegato il ministro - di separare la gestione del fallimento da quella ordinaria, in modo che chi gestirà l’azienda non si trovi con una contabilità gravata dalla parte fallimentare dell’azienda, questa sarà affidata a un commissario straordinario” che se ne occuperà.

Novità anche per gli acquisti: dovranno passare dal Consip o da una centrale committenza extraregionale con protocolli con Anac. La nostra intenzione è di essere veloci e non travalicare le nostre competenze”, ha concluso il ministro.

NEL VIDEO LA CONFERENZA INTEGRALE