Pallamano. Aria di derby per il Crotone, sabato a Lamezia contro gli ostici “cugini”

Crotone Sport
Foto: Davide Paluccio

Aria di derby per l’ennesima trasferta della Pallamano Crotone che, sabato prossimo, farà visita ai cugini dell’Atletico Lamezia.

Partita dall’esito non certo scontato, per due motivi. Il primo è semplice se non addirittura banale: si tratta pur sempre di un derby e nelle sfide fra corregionali, si sa, le squadre riescono a dare sempre quel qualcosa in più. Il Lamezia in casa si esprime sempre bene e vincere non è stato semplice per nessuno.

Il secondo motivo è dovuto alla crescita dimostrata dalla squadra lametina nel corso della stagione. Partita a fari spenti e con un profilo basso, anche se non occupa le prime posizioni in classifica, ha sempre dato del filo da torcere a tutti.

Ne consegue che per il Crotone non sarà una partita semplice, assolutamente, anzi se c’è una partita a rischio è proprio quella di sabato pomeriggio.

Sarà per la società e la squadra una trasferta molto comoda visto che è la più corta della stagione. Meno di due ore di strada rappresentano una passeggiata per la Pallamano Crotone che, corregionali a parte, ne impiega almeno il doppio quando affronta le altre squadre.

Più comoda però non significa meno impegnativa perché i padroni di casa vogliono vincere per accorciare sensibilmente in classifica proprio sul Crotone e togliersi una grande soddisfazione. Alcune partite hanno un fascino particolare e danno una carica diversa. Una di queste è proprio la prossima.

La Pallamano Crotone sempre più ringiovanita - prosegue il progetto della società di inserire un numero sempre maggiore di giovanissimi in prima squadra - partirà comunque alla volta di Lamezia Terme con il chiaro intento di fare bottino pieno e conquistare quella vittoria che la proietti verso zone più alte della classifica.

Non è detto che una squadra più giovane non abbia comunque tanta voglia di vincere, anzi è più vero il contrario, ha più voglia di lottare e di mettersi in mostra. I giovani di oggi saranno i giocatori del futuro, ma vogliono dimostrare sul campo che questo futuro è già alle porte e che già un pezzetto di presente è loro.