Processo Stige. Abbreviato, chiesti quasi 11 secoli di carcere per un centinaio di imputati

Crotone Cronaca

Mano pesante dell’accusa, rappresentata dal sostituto della Dda Domenico Guarascio, per un centinaio degli imputati nel processo Stige che hanno optato per il giudizio abbreviato.

Oltre 1100 anni, circa 11 secoli, è complessivamente la richiesta di condanne avanzata dal magistrato nel corso del dibattimento che si sta tenendo davanti al Gup di Crotone.

Alla sbarra 103 delle persone coinvolte nella maxioperazione che nel gennaio dell’anno scorso ha inferto un duro colpo alle cosche del cirotano, in particolare ai Farao Marincola (LEGGI).

Un’inchiesta che avrebbe svelato i presunti interessi e le infiltrazioni della ‘ndrangheta crotonese nel tessuto economico e, soprattutto, politico della provincia pitagorica (LEGGI).

Le manette scattarono infatti tanto per quei soggetti ritenuti appartenere alla cosca mafiosa ma anche per amministratori pubblici, tra sindaci, assessori e consiglieri comunali; così come per imprenditori.

L’accusa, insomma, ci è andata giù con la scure, chiedendo condanne esemplari come i vent’anni per il figlio del presunto boss Silvio Farao, Vittorio ed per altre dodici persone: Vito Castellano, Martino Cariati, Leonardo Crugliano, Giuseppe Giglio, Salvatore Giglio, Luigi Muto, Salvatore Morrone, Vincenzo Santoro, Giuseppe Sestito, Giuseppe Spagnolo, Francesco Tallarico, Carmela Roberta Putrino.

Non meno pesanti anche le richieste per i politici, a cominciare dall’ex sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, per il quale la pena pretesa è di 12 anni e mezzo di carcere; o i dieci di anni ciascuno per i fratelli di quest’ultimo, Nevio e Mario. Otto gli anni di reclusione avanzati invece per Giancarlo Fuscaldo, ex consigliere di Cirò Marina, e due quelli a carico Angelo Donnici, ex sindaco di Mandatoriccio.

Quanto agli imprenditori coinvolti, il magistrato ha avanzato richiesta di 8 anni per Franco Gigliotti, originario di Crucoli e titolare di aziende a Parma, e che è considerato dagli inquirenti come il finanziatore della cosca. Stessa richiesta ad 8 anni per Nicola Flotta, titolare di un ristorante e 6 per Francesco Zito, dell’omonima impresa vinicola.