Acqua, accesso civico di Morra: “14 segnalazioni di non conformità dell’Asp al Comune”

Cosenza Salute
Nicola Morra

Il Senatore Morra ha esercitato l’accesso civico al Comune di Cosenza e all’Asp per verificare lo stato dell’acqua destinata al consumo umano e richiedendo le analisi biochimiche per l'anno 2018 e successivamente per il 2019.

Altra richiesta avanzata da morra ha riguardato le "comunicazioni intercorse fra Asp e Comune di Cosenza in relazione alle attività di controllo destinate al consumo umano".

Morra prosegue nella sua nota dicendo che: “di aver ricevuto comunicazioni di non conformità" sull'acqua di Cosenza da parte dell'Asp. Nelle comunicazioni l'Asp segnalava al Comune anche la presenza di batteri, che superavano i limiti consentiti, rilevati in alcuni specifici punti di prelievo della rete idrica cittadina.

In ogni comunicazione di non conformità l'Asp specificava che a “tutela della salute pubblica, occorrevano procedure di sanificazione, l'utilizzo per soli scopi igienici delle acque corrispondenti alle parti di rete in questione".

Inoltre l'Asp ricordava al gestore (Comune di Cosenza): "il sollecito riscontro di una relazione che riferisca ogni procedura tecnica ritenuta utile all'eliminazione delle cause contaminanti; la trasmissione di copia dell'Ordinanza sindacale in merito dell'utilizzo delle acque per soli scopi igienici".

Morra puntualizza: “a completamento delle 14 comunicazioni di non conformità, l'Asp con ulteriore nota 0025171 precisava "non è stata reperita ulteriore documentazione (comunicazioni, ordinanze, ecc) diversa da quella già trasmessa...", ciononostante avesse invitato il Sindaco a trasmettergliene copia per ben 14 volte nel solo 2018. Anche sul sito del comune di Cosenza non ho trovato alcuna Ordinanza sindacale così come proposto dall'Asp”.

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia conclude: “ho deciso, quindi, di presentare un esposto per far chiarezza sia in Procura che al Commissario Cotticelli. L'amministrazione comunale risponda ai cittadini rendendo note le motivazioni delle mancate emanazioni delle ordinanze sindacali a tutela della salute pubblica e nell'interesse collettivo”.