Sport e legalità. Al “Volta” un torneo in memoria degli “eroi” antimafia

Reggio Calabria Sport

Si svolgerà domani, venerdì 22 Febbraio (alle 10) nell’Aula Socrates del Liceo ScientificoAlessandro Volta” di Reggio Calabria il 35mo Memorial dei Giudici “Rosario Livatino-Antonino Saetta-Gaetano Costa” e degli Agenti di Polizia Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, gli uomini della scorta del magistrato Giovanni Falcone ed uccisi dalla mafia.

La manifestazione a cura del Comitato Spontaneo Antimafia di Riposto (in provincia di Catania), presieduto da Attilio Cavallaro, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, il Centro Italiano di Studi giuridici e sociali dell’Associazione “Livatino-Costa” e il Liceo “Volta”, assegnerà il Premio Internazionale all’impegno sociale 2019 a varie personalità, distintesi per l’impegno sociale profuso nell’adempimento del proprio dovere istituzionale o quotidiano. La premiazione sarà anche un’occasione per ricordare tanti eroi del nostro tempo, per affermare i valori e gli ideali della società civile, per sostenere l’impegno di tutti quegli uomini, cittadini onesti che ogni giorno, umilmente e silenziosamente, operano per garantire la civile convivenza.

La cerimonia sarà aperta dai saluti istituzionali del Dirigente Scolastico Angela Maria Palazzolo che si è detta orgogliosa di poter ospitare un evento così prestigioso “perché saranno premiati e ricordati cittadini che con coraggio, determinazione e coerenza si sono battuti e si battono per la difesa dei valori della legalità, tutti con l’unico scopo di testimoniare la verità, impegnandosi in prima persona per cercare di migliorare il pezzo di mondo in cui vivono”.

“È una bella lezione di cittadinanza attiva e consapevole – ha aggiunto la dirigente - da trasmettere agli studenti, infatti attraverso il riconoscimento a donne e uomini che non si sono mai arresi e mai lo faranno, nonostante tutte le difficoltà quotidiane, si sottolinea come in molti casi la mafia e l’arroganza si combattono semplicemente facendo il proprio dovere con la schiena dritta”.