Pap: “altri licenziamenti al Porto di Gioia, 24 febbraio indetta assemblea nazionale”

Reggio Calabria Politica

“L’arroganza e la spudoratezza della Medcenter, società terminalista del Porto di Gioia Tauro, non conosce limiti. Nonostante ancora non si siano concluse le peripezie dei 377 operai licenziati due anni fa e poi parcheggiati nell’Agenzia per il lavoro portuale - per quei licenziamenti molti di loro hanno addirittura vinto il ricorso al Tribunale del Lavoro di Palmila società monopolista annuncia un nuovo sconcertante licenziamento di massa: si parla di ulteriori 500 posti di lavoro che rischiano di essere bruciati in un territorio, quello della Piana di Gioia Tauro, dove il lavoro è merce veramente rara”.

Lo annuncia Potere al Popolo che ritiene “dietro questa situazione c’è la continua guerra tra i due soci paritari, Contship e Msc, che continuano a dirottare investimenti e navi porta-container verso altri porti. Solitamente si dice che tra i due litiganti il terzo gode, ma qui il terzo, lo Stato, continua a guardare silente e quando fa qualcosa è sempre a favore delle società padrone del Porto”.

“Al contrario noi siamo convinti – avanza la nota - che il rilancio del Porto passa dal mandare via questi sciacalli, nazionalizzando un’infrastruttura che potrebbe così veramente rappresentare il volano di sviluppo della Calabria e, grazie a un coinvolgimento fattivo dei lavoratori, riprendere anche il ruolo di porto leader del Mediterraneo. I pastori sardi oggi stanno dando una lezione di dignità, ci stanno ricordando che solo la lotta permette di difendere e garantire i diritti. E il popolo sardo ci ricorda anche che difendere un posto di lavoro significa difendere il benessere del territorio, delle comunità, e le diverse manifestazioni di solidarietà che si stanno susseguendo ne sono simbolo”.

“Noi saremo al fianco di questi lavoratori e facciamo appello a tutto il territorio della Piana di Gioia Tauro a scendere in piazza e difendere il porto e i portuali. Purtroppo non si contano più le aziende sane che vengono chiuse per mere speculazioni finanziarie, delocalizzate per incrementare i profitti, e i posti di lavoro persi nell’indifferenza. Il 24 febbraio abbiamo lanciato un’assemblea nazionale di Potere al Popolo! a Battipaglia proprio su questo tema, in un’altra città che sta subendo l’ennesima ingente perdita di posti di lavoro. A quell’assemblea porteremo anche il quadro della nostra regione che – closa - tra Gioia Tauro e Crotone, in poco tempo sta subendo una vera e propria catastrofe”.