Palmi: nuova edizione per il Festival Nazionale di Diritto e Letteratura

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Nel segno della continuità con l’esperienza del Festival del Diritto e della Letteratura, nella sesta edizione – in programma per l’11,12,13 aprile, con il titolo Il dado è tratto. Gioco, letteratura, diritto - si registra un cambio di denominazione che è la conseguenza di un importante passo in avanti: un’apertura a tutto il territorio nazionale, grazie a un network di sinergie ed al lavoro incessante svolto da “Gli amici del Festival Nazionale di Diritto e Letteratura città di Palmi”, la nuova associazione che da quest’anno promuove il il Festival e tutti gli eventi collaterali.

Alla presentazione del nuovo format, che si è svolta presso la sala Giuditta Levato di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, erano presenti il Presidente dell’associazione Antonio Salvati, magistrato presso il Tribunale di Reggio Calabria, il vice Presidente della stessa Daniele Cananzi, professore associato di Filosofia del Diritto presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio e l’Assessore alla Cultura del comune palmese Wladimiro Maisano.

La nuova veste nazionale era già nel DNA del Festival, e nasce dalla collaborazione che nelle edizioni precedenti siamo riusciti a creare con le istituzioni, con le associazioni, cosi come con la Scuola Nazionale della Magistratura, con le scuole superiori dell’area Metropolitana, con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, l’Università Mediterranea di Reggio e con lo stesso Consiglio Regionale.” A dirlo in conferenza stampa è stato il Presidente dell’associazione Antonio Salvati, che ha sottolineato come “da questa edizione, il respiro nazionale del Festival sarà agevolato anche dalla collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici, che porterà giornate itineranti del Festival nelle scuole di Milano, Genova, Torino e Napoli”.

Gli fa eco il Vicepresidente Daniele Cananzi che ha tracciato il percorso sottolineando come “Innanzitutto il salto evolutivo rappresentato dal cambiamento di denominazione, perché portare a livello nazionale il Festival significa instaurare un doppio movimento verso la Calabria che si fa così luogo accogliente di discussione culturale e contemporaneamente dalla stessa verso l’intero paese”.

Mi sembra particolarmente significativo che sia proprio la Calabria a farsi carico di una missione così importante che nel rapporto tra diritto e letteratura segnala l’urgenza di un dibattito culturale. Il festival continua a caratterizzarsi per il doppio registro del piano rigorosamente scientifico e di quello pop, non meno impegnativo ed importante. Grazie a una ampia rete fatta di giovani studenti, di avvocati e magistrati così come di Professori e studiosi, realizzata anche attraverso una profonda sinergia con le altre Università Italiane vogliamo affermare che la cultura del diritto passa anche attraverso le corde della letteratura. Per altro” - ha concluso il Professor Cananzi – “come Università Mediterranea di Reggio Calabria siamo particolarmente impegnati nel perseguire gli obbiettivi affidati dalla terza missione, volendo incidere sul tessuto sociale, connettendoci sempre più con il territorio entro la quale il festival trova perfetta ambientazione”.

Il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio ha voluto sottolineare come “il Festival negli anni è cresciuto, si è ampliato ed è evoluto in un format che già da tempo varca ampiamente i confini regionali.” “La nostra Amministrazione” ha proseguito Ranuccio “crede fortemente nel Festival, che ha ancora molto da dare e che grazie all’impegno della nuova associazione, pur mantenendo la sua matrice scientifica si allarga ad un pubblico sempre più vasto ed omogeneo”.

A concludere i lavori è stato il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, che ha ribadito comeil Festival Nazionale del Diritto e della Letteratura 'Città di Palmi' è una delle più significative ed alte espressioni culturali del nostro territorio. Lo scorso anno, presentando gli atti del Festival al Salone del libro di Torino, avevamo proposto di valicare i confini del nostro territorio. La sfida è stata raccolta e vinta con grande merito dall'ideatore della kermesse, Antonio Salvati, e dal coordinatore scientifico Daniele Cananzi. Un'ambizione che, condivisa con l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranuccio, ci rende orgogliosi di poter esportare cultura e promuovere la formazione di una coscienza critica nella società. Da presidente del Consiglio regionale, sono orgoglioso che l'Assemblea legislativa continui a sostenere il Festival che, nell'assumere una dimensione nazionale, diventa anche un importante strumento di promozione e marketing territoriale”.