Rende, siglato accordo territoriale su edilizia popolare

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Questa mattina al Comune di Rende è stato depositato l’accordo territoriale per i contratti di locazione concertati e transitori. Ed è diventata realtà il lungo e faticoso cammino intrapreso dai sindacati dei proprietari e degli inquilini. L’accordo è stato sottoscritto e depositato dalle rappresentanze zonali rispettivamente dei proprietari e degli inquilini, dinanzi al sindaco di Rende , avvocato Marcello Manna e all’assessore Domenico Zicarelli.

Quest’ultimo si è speso tanto per arrivare a questo importante risultato che vede il comune di Rende tra i primi comuni calabresi a far rispettare le nuove leggi e le tariffe sugli affitti. Presente al tavolo del sindaco di Rende l’Uppi, rappresentata dall’avvocato Ilaria Sapia , la Confedilizia, rappresentata dall’avvocato Francesco Saverio Sesti e dal delegato su Rende avvocato Mario Mancuso, Confabitare, con Giovanni Malara, Sicet (sindacato inquilini case e territorio) con Fulvio Mariano Piccoli, la Federproprietà rappresentato da Giovanni Tenuta, da una parte e dall’altra l’Associazione nazionale inquilini (Ania), rappresentata dall’ Ingegnere Antonio Cannistrà, Feder.casa, rappresentata da Pietro Romano e Sunia, rappresentato dall’avvocato Teresa Aiello.

In comune presenti anche le organizzazioni degli Studenti con Campus Informa Studenti rappresentato da Antonio Guarascio, Informa Studenti Farmacia rappresentato da Maximiliano Lorenzano e da Miriam Duca e la Csl giovani con Alessio Carrieri. In rappresentanza dell’UNICAL il professore Domenico Saccà. Si può quindi festeggiare dopo una lunga serie di incontri l’avvenuta redazione degli accordi territoriali in materia locatizia. Esprimono molta soddisfazione i rappresentanti delle Associazioni di categoria intervenuti, i quali sono stati protagonisti, grazie alla fattiva collaborazione dei rappresentanti del Comune di Rende, della realizzazione dell’accordo che disciplina i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, predisponendo e determinando il canone di locazione sulla base della moltiplicazione espressa in €/mq, ricavati da fasce di oscillazione predeterminate, per la superficie immobiliare.

I valori tengono conto di ulteriori parametri, quali l’ubicazione dell’immobile, la composizione dei vani ed caratteristiche proprie dell’immobile. Vediamo cosa prevede nel dettaglio tale accordo: innanzitutto sono state individuate nel territorio rendese tre microzone all’interno delle quali il canone d’affitto viene determinato in base a dei parametri predefiniti ed all’interno di fasce di oscillazione minime e massime di prezzo, infatti il canone tiene conto dell’ubicazione, della composizione e delle caratteristiche tecniche dell’unità immobiliare. I professionisti, protagonisti dell’accordo, sottolineano la valenza sociale dell’accordo e mirano già ad ottenere ulteriori traguardi.

Infatti, tutti i cittadini, proprietari ed inquilini, possono accedere ad importanti sconti fiscali sui contratti di locazione, si pongono le premesse per una trattativa con l’amministrazione comunale al fine di giungere ad un ulteriore sconto sulla nuova tassazione sugli immobili, Tasi e Imu, come disciplina la normativa. Sulla scorta delle esperienze, maturate in numerosi comuni italiani, l’avvocato Ilaria Sapia “ricorda come molti enti in passato abbiano proceduto ad un abbattimento delle aliquote Ici e successivamente IMU, con evidente beneficio dei cittadini coinvolti” e auspica che “l’Amministrazione cittadina si adoperi per garantire una diminuzione sulla nuova tassazione sugli immobili, c.d. TASI”. Per ogni ulteriore informazione e/o chiarimenti si possono contattare la sede delle Associazioni firmatarie dell’Accordo