Sgominata banda di rapinatori: market, banche e farmacie gli obiettivi

Reggio Calabria Cronaca

Una presunta banda di rapinatori composta da almeno dieci persone e che avrebbe messo a segno alcuni “colpi” prendendo di mira supermarket, banche e farmacie tra la Piana di Gioia Tauro e la provincia di Vibo Valentia.

Sono stati tutti arrestati stamani, a Rosarno, nel reggino, durante un’operazione, chiamata “Robberies”, eseguita dagli uomini del commissariato di polizia di Polistena e della Squadra Mobile del capoluogo dello Stretto, e a cui hanno collaborato anche i loro colleghi di Gioia Tauro, Cittanova, Taurianova, Villa San Giovanni, e del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno.

LE INDAGINI, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, sono partite da un primo arresto, nel marzo 2017, di tre soggetti ritenuti i responsabili di una rapina in un supermercato.

Gli investigatori sono così riusciti a risalire ai presunti autori di altre tre rapine, commesse tra il 2016 e il 2017, in istituti di credito, market e farmacie del reggino e vibonese.

GLI ARRESTATI

In cinque sono finiti in carcere, si tratta di Michele Bellocco (22 anni); Pietro Iacono (22); Vincenzo Lazzaro (21); Fabio Scarfò (27) e Giuseppe Pisano (24).

Sottoposti ad obbligo di dimora, invece, Antonella Bruzzese (39) e Rocco Bellocco (47); ed all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Teresa Fazzari (78); Vincenzo Lazzaro (83) e Giuseppe Lazzaro (58).

Le accuse contestate, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, rapina, ricettazione, furto, detenzione e porto di armi da sparo, anche clandestine.

DAL PRIMO ARRESTO ALLA SCOPERTA DEL “GRUPPO”

Come dicevamo le investigazioni sono partite l’11 marzo del 2017 quando le Volanti di Polistena arrestarono in flagranza Michele Bellocco, Pietro Iacono e Vincenzo Lazzaro (cl. 97), con l’accusa di una rapina aggravata, tra l'altro, dall'uso di una pistola con la matricola abrasa, ed avvenuta nel supermercato “Food Store” di Cinquefrondi. In quell’occasione venne anche recuperata la pistola usata, la refurtiva e l’autovettura utilizzata.

Successivamente vennero condotte delle complesse e laboriose indagini da parte dello stesso Commissariato di polizia, con il coordinamento della Mobile e dalle quali si arrivò appunto ad identificare i presunti i responsabili delle altre tre rapine aggravate.

In particolare si sarebbe fatta luce su quella subita dalla filiale di Polistena della banca Monte dei Paschi di Siena, risalente al 3 giugno 2016, quanto i malviventi si impossessarono di circa 40 mila euro; quella del 28 gennaio 2017 ai danni del supermercato Cooper di Mileto (nel vibonese) e ai danni della farmacia Asciutti di Polistena, a cui vennero sottratti mille euro sotto la minaccia di un’arma.

IL “CONTESTO ASSOCIATIVO” E LA DETENZIONE DI ARMI

Indagando su questi fatti, gli investigatori sono arrivati a ritenere che le rapine commesse non fossero degli episodi isolati ma che sarebbero stati da inserire, invece, “in un contesto associativo ben più ampio”.

Da qui la contestazione dell’associazione a delinquere, di cui avrebbe fatto parte gli Fabio Scarfò, Michele Bellocco, Pietro Iacono e Vincenzo Lazzaro cl. 97, Giuseppe Pisano, “perché - scrivono gli inquirenti - si associavano tra loro, e con altre persone allo stato non identificate, al fine di commettere più delitti contro il patrimonio (e, in specie, furti, ricettazioni e rapine) nonché delitti in materia di armi (e, in particolare, di detenzione e porto di plurime armi da sparo, anche clandestine, ed armi bianche, in possesso di ciascuno e, di fatto, nella disponibilità reciproca)”.

(Aggiornata alle 08:02)