Le Muse: investire in una Regione come la Calabria, testimonianze imprenditoriali

Reggio Calabria Attualità

Stavolta al centro del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse”, sono finite inedite realtà imprenditoriali, formative e lavorative di ragazzi e ragazze e di giovani uomini e donne che hanno intrapreso una loro attività nella nostra regione.

Da qui nasce la manifestazione “I Nuovissimi: i giovani del riscatto…secondo anno”, evento che ancora una volta ha dimostrato come la terra di Calabria riunisce imprenditori e non solo, magari formati in altri contesti, ma, che ritornano nel meridione d’Italia, per costruire qualcosa. Ma cosa fanno le amministrazioni, le istituzioni per rianimare il settore dell’imprenditoria in crisi? I giovani a volte sono soli e dunque scoraggiati.

“Alle Muse così un ennesimo esempio di promozione di coloro i quali hanno fatto della creatività, dell’arte, del design e della natura la loro esperienza di vita, ognuno con una storia ma anche con tanta rabbia e sana voglia di restare, si, perché il verbo restare, dovrebbe essere un must a volte poco ricordato” - chiosa Livoti.

Prologo ed epilogo affidato a Guido De Caro – medico e specializzato in psicoterapia presso l’Ido di Roma e perfezionato in Psicopatologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Occorre trovare l’equilibrio tra cuore e mente - ha detto De Caro - i giovani sono stati da sempre sia nella filosofia che nella politica i protagonisti di commenti a volte anche negativi, ma la loro vita e formazione deve avvenire presso la famiglia e la scuola, deputate entrambe ad affermare la costruzione di un futuro migliore. Mai opporsi alle capacità dei figli, e mai pensare che le generazioni precedenti sono migliori di quelle attuali, poiché forse le precedenti hanno vissuto in una società più umanizzata e non demonizzata dal denaro”.

Sasha Sorgonà – presidente Giovani Imprenditori Confcommercio ha esordito ribadendo, che “oggi il riscatto deve avvenire da noi stessi, dai giovani, migliorando il futuro: il mio compito è cercare di aiutarli all’interno di Confcommercio ed in particolare nel settore dei locali della movida, ecco il perché della nascita di uno sportello che può aiutare a dare consigli e a supportare le varie pratiche, ma occorre sempre come diceva Pertini, dare un “esempio”, senza esempi positivi non vi può essere crescita”.

Enrica BV – stilista formatasi al Marangoni, scuola di moda tra le più prestigiose d’Europa, ritorna da 3 anni a Reggio Calabria dopo esperienze all’estero; “è difficile fare filiera qui – dice l’artista - il settore della moda è quasi assente e dopo avere registrato il mio logo, avere ideato delle mie collezioni, si ha sempre a che fare con burocrazia e varie problematiche”.

Io mi occupo di taglio, cucito sartoria, disegno: faccio tutto questo, il lavoro di almeno 10 persone, promuovo il made in Italy, ma da noi al Sud tutto è difficile, nessun investimento per questo settore che dovrebbe essere protetto e promosso”.

Agostino Azzarà di Azeta artigiani e design del legno ha ricordato come “la piccola fabbrica ereditata dal padre è storia di famiglia, l’odore del legno ha da sempre accompagnato la mia vita come quella delle mie sorelle Lucia architetto e Maria Cristina che collaborano ad un progetto che anima commercialmente la zona del Valanidi. Ma Reggio non è una città normale - dice Azzarà -, poiché combattiamo con strade inesistenti, illuminazioni a volte mancanti e dopo tanti investimenti in fabbrica abbiamo problemi strutturali ed urbanistici che non ci aiutano anzi scoraggiano il cliente. Produciamo da una vita mobili ed elementi di arredo e quello che la gente vuole o meglio cerca, è serietà e competenza abbattendo prezzi che a volte è difficile per l’alta qualità dei materiali”.

Due artisti e fumettisti, Marianovella Sinicropi e Manuel Giuffrè hanno presentato una loro creazione che ha avuto vita grazie a Dentiblu comics: “abbiamo inventato il personaggio di Miranda, donna che identifica la libertà e l’uscita dei clichè. Tanti personaggi alla ricerca della felicità che il disegno fa emergere, combattendo la società odierna in un sogno quello del colore e della grafica, la nostra passione e speriamo il nostro futuro lavorativo nella nostra città dopo anni di formazione tra Reggio e Bologna”.

Nell’epilogo, Guido De Caro si è soffermato sul ruolo degli adulti, che devono infondere al mondo giovanile coraggio, poiché i ragazzi devono trovare la loro identificazione e desiderio poiché ognuno di loro ha il suo progetto di vita.