Vertenza Atam: sigle riunite per fare il punto sulla situazione

Reggio Calabria Infrastrutture

Le sigle della Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uitrasporti, Ugl Trasporti e Faisa-Cisal si sono riunite in giornata per definire la vertenza Atam.

Le parti hanno ravvisato “una forte necessità di instaurare, oggi più che mai, corrette relazioni sindacali ed industriali poiché negli ultimi tempi l’azienda tende a non fornire la puntuale informativa alle OO.SS. contribuendo a creare un clima di sfiducia e demotivazione tra i lavoratori rendendo insostenibile, oltre che preoccupante, il rapporto con i lavoratori e lo stesso sindacato”.

Oltre a sopportare i “normali ritardi” nell’erogazione degli stipendi non è accettabile da parte loro non conoscere la data della retribuzione relativa allo stipendio di dicembre 2018, argomento prioritario e indispensabile per i lavoratori che giornalmente devono fare i conti con scadenze e impegni familiari. L’incontro di oggi ne ha rafforzato l’unità e le stesse sono decise a determinarsi con aperture di procedure di raffreddamento con conseguenti azioni di protesta.

“Ricordiamo inoltre – avanza la nota - che nessun seguito ha avuto l’incontro del 19 luglio 2018 presso la Prefettura di Reggio Calabria, sulle problematiche delle infrastrutture di proprietà e agli investimenti per l’implementazione dei mezzi in dotazione. Pretendiamo che tali incontri non rimangano come atto di mero compitino per sedare gli animi e rinviare le soluzioni agli annosi problemi che interessano anche il tema della sicurezza e della prevenzione delle malattie professionali. E’ necessario individuare soluzioni alle croniche difficoltà economiche cui versa l’azienda e comprendere come il Comune di Reggio Calabria e l’Atam spa intendano competere nei futuri assetti del trasporto pubblico locale quando i servizi verranno assegnati attraverso i “Bandi di gara”.

“Ovviamente l’azione del sindacato guarda fortemente la tutela dei lavoratori in forza, gli stessi che ogni giorno si impongono di garantire servizi nonostante l’organico, che oggi, risulta insufficiente per le esigenze e lo svolgimento del servizio. Sacrifici cui bisogna dare risposta e garantire la piena occupazione e i diritti fondamentali del lavoro e della mobilità per i cittadini – incalza la nota”.

“È già in atto una richiesta di assemblea per i lavoratori Atam programmata per il 10 gennaio per delineare un programma di azioni forti, frutto della necessità di intervenire per tempo oltre sulle questioni citate, anche per un piano industriale adeguato, che possa garantire certezza e continuità. Non possiamo attendere di subire il collasso di un’azienda già salvata in extremis per debiti accumulati”.