Le tracce di tre minoranze in Calabria nel saggio di De Bartolo: “popolazione in calo”

Calabria Attualità

“La recente visita dei Presidenti della Repubblica Italiana e d’Albania a San Demetrio Corone ha fatto accendere per qualche giorno i riflettori sugli arbëreshë che tra le minoranze alloglotte calabresi è la più numerosa. Ricordiamo, però, che nella nostra regione sopravvivono altre due minoranze storiche i grecanici, presenti anche in Puglia, e gli occitani, anch’esse ricche di cultura e tradizioni, e che, come gli arbëreshë, sono a rischio di estinzione”.

"Ancora oggi persistono tracce evidenti della parlata greca a Roghudi, Roccaforte del Greco, Condofuri, Bova e Bova Marina". Ne parla Giuseppe De Bartolo professore di demografia all'Università rendese, nell’introduzione del suo saggio “che mostra come dal 1861 al 1951 la popolazione ellenofona di queste cinque località conosca un periodo di notevole crescita. In seguito, queste aree si spopolano per effetto di un’intensa emigrazione, non assorbita dal saldo naturale.”

Dopo l'approfondimento sulla comunità arbëreshë in Calabria, Giuseppe De Bartolo propone su www.OpenCalabria.com una riflessione sulla minoranza grecanica, presente anche in Puglia.

Il saggio di De Bartolo invita a riflettere sugli effetti che queste dinamiche demografiche hanno sulla struttura per età dei comuni interessati.