Belvedere, dal Movimento 5 stelle le proposte per un comune ecologico

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Grande partecipazione al convegno pubblico “Ambiente e Depurazione”, organizzato dal Meetup belvederese “Amici di Beppe Grillo – Belvedere in MoVimento”, che si è svolto lo scorso Sabato, 10 Novembre, presso il 'Museo del Mare' a Belvedere Marittimo. Il convegno è stato avviato dall'Organizer del Meetup belvederese Salvatore Bellanza, per poi procedere con gli interventi del Consigliere Comunale M5S di Scalea Renato Bruno, di Nicola Cantasano, ricercatore del CNR ed esperto di biologia marina (sebbene non preannunciato in locandina) e dell'Eurodeputata M5S Laura Ferrara.

Nell'incontro sono stati trattati i problemi correlati all'infrazione inflitta dalla Comunità Europea contro il Comune di Belvedere Marittimo (che non è il solo comune della costa tirrenica ad esser stato raggiunto da tale infrazione) perchè non è stata rispettata la Direttiva 91/271/CEE, in particolare l'art. 3 che riguarda il collettamento alla rete fognaria di tutti gli agglomerati del territorio. Infatti la Direttiva prevedeva che, entro i termini previsti, doveva avvenire il collettamento ma aggiungeva anche che, qualora il collettamento diventava troppo scomodo e/o dispendioso, gli agglomerati avrebbero comunque dovuto dotarsi di un sistema individuale composto da: vasca Imhoff, degrassatore, percolatore.

Durante l'incontro è stato citato l'esempio del Comune di Portici, terzo al mondo per densità di abitanti. Quando iniziò la raccolta differenziata il sindaco di Portici (ha dichiarato in un secondo momento) era perplesso sulla riuscita della stessa, ma poi rimase stupito positivamente dell'esito della raccolta. Altresì affermò che comunque era stata fatta, molto tempo prima, una campagna di informazione con tutti i mezzi che aveva a disposizione.

Infine, il Movimento annuncia che in settimana avanzerà la proposta portata avanti già nel Comune di Scalea da parte del Consigliere M5S Renato Bruno: far diventare Belvedere un comune “Plastic Free” in linea con il progetto del Ministero dell’Ambiente. Con questa proposta si chiede al comune di intraprendere un percorso di formazione volto alla sostituzione degli imballaggi in plastica con quelli biocompostabili. Il primo gesto sarebbe quello di vietare la plastica usa e getta durante il consiglio comunale. Sarebbe un segnale forte e l’inizio di un percorso virtuoso.