Calcio: Cassazione, incita alla violenza lo striscione “lava vi distrugge’

Cosenza Sport

Daspo (biennale) ed obbligo di firma confermato per un ultrà della Reggina che, con altri, in occasione di un Reggina-Catania di Coppa Italia aveva esposto lo striscione "Nessun elefante vi protegge - prima o poi la lava vi distrugge": "la condotta di incitamento, inneggiamento e induzione alla violenza - spiegano infatti i giudici della terza Sezione penale della Corte di Cassazione respingendo il ricorso presentato da G.L., 38 anni - è integrata dall'esposizione di striscioni e scritte il cui contenuto non sia meramente insultante o diffamatorio ma risulta specificamente ed effettivamente idoneo a incitare alla violenza e a turbare la tranquilla competizione sportiva".

"Il Gip - scrive la Corte - ha logicamente ritenuto che lo striscione, indirizzato ai supporter della squadra avversaria contenesse un chiaro auspicio a che la città di Catania venisse distrutta da un'eruzione dell'Etna". Il tutto nel quadro di "una coreografia accompagnata, per simulare l'eruzione, dall'esplosione di fumogeni e petardi, alcuni dei quali lanciati nel campo di gioco, all'indirizzo dei giocatori della squadra ospite", con conseguente interruzione della partita per alcuni minuti.

Nessun dubbio - per i giudici - che G.L. fosse tra i promotori della coreografia: a documentarlo sono le immagini dell'impianto di videosorveglianza dello stadio.