Circoli Pd. Assemblea dei Segretari: “ripartire da un progetto di giustizia sociale e di sviluppo”

Calabria Politica

Il PD forza motrice per la “riscrittura” di un nuovo Patto tra lo Stato, l'Europa e i calabresi. Questo in sintesi il messaggio uscito dall’assemblea dei segretari di circolo della Calabria del Partito Democratico, svoltasi ieri nell’ambito della Festa regionale de L’Unità di Rogliano.

Il dibattito, da cui è fuoriuscito un documento collegiale, è stato introdotto da Luigi Guglielmelli e concluso dal coordinatore regionale Giovanni Puccio, con gli interventi dei segretari di Rogliano, Gioiosa Marina, Bagaladi, Ciró Marina, Cosenza, Soveria Mannelli, Soverato, Cinquefrondi, Casali del Manco, Rovito, Centrache, Domanico, Lappano, Davoli, Botricello.

I segretari hanno rimarcato la necessità e l'urgenza di una ripartenza politica e organizzativa fondata “su un progetto di giustizia sociale e di sviluppo” e contemporaneamente, è stato ribadito l'impegno ad operare perché il PD possa effettivamente “aprirsi verso le forze sociali della Calabria”.

“Il processo in atto di cambiamento che sta portando avanti il Governo regionale - hanno scritto i partecipanti - oltre a registrare significative realizzazioni, certificate dai recenti dati statistici, che segnano l'andamento dell'economia calabrese, sta contestualmente favorendo la progressiva affermazione di una maggiore credibilità e positiva reputazione della Calabria, anche oltre i confini regionali”.

“Ovviamente – è stato poi ribadito - … rimane ancora tanto da fare” ed è un percorso che “non si può interrompere e che dovrà essere potenziato e sostenuto fino al definitivo compimento. È una necessità democratica, ancor più oggi, in presenza di un Governo nazionale la cui mission è rivolta contro gli interessi del mezzogiorno e della Calabria”.

L'assemblea dei segretari di circolo ha dunque invitato il Presidente Mario Oliverio a dare “continuità al suo impegno per il governo regionale, affinché la Calabria possa in tempi rapidi capitalizzare i risultati finora ottenuti e conseguire livelli più elevati di crescita, di aumento della occupazione, di restrizioni delle aree di povertà, di miglioramento dei livelli di diffusione e di qualità dei servizi primari, a partire dalla sanità e dalla istruzione”.