Comprata a 14 anni per fare la moglie. Uccide l’uomo che le ha stravolto la vita

Calabria Cronaca

“Aveva 14 anni e viveva in Calabria con la famiglia quando, per soli 500 mila lire, fu comperata dall’uomo che, dopo averla portata in Piemonte, la prese in moglie e la costrinse a una vita durissima”.

E’ il retroscena, così come oggi è stato raccontato della difesa in Corte di Assise d’Appello a Torino, del giallo di Paroldo (Cuneo), il ritrovamento del corpo senza vita di un pensionato di 78 anni, Severino Viora, in un noccioleto vicino casa.

Per quella morte è imputata la moglie, Assunta Casella, sessantenne di origini calabresi, condannata in primo grado a 21 anni e 3 mesi. La donna, secondo quanto affermato dal suo legale, Marina Bisconti, fu acquistata dal suo futuro marito, che la maltrattava pesantemente e la costringeva anche a prostituirsi.

Visconti ha sollevato dei dubbi sulla ricostruzione della pubblica accusa e sulle effettive responsabilità della Casella nell’omicidio, ma anche chiesto che, nell’eventualità di una condanna, all’imputata siano concesse le attenuanti generiche.

Il procuratore generale Nicoletta Quaglino non si è detta d’accordo e ha proposto l’ergastolo: “Fatti di più 45 anni fa non giustificano le attenuanti”. Secondo l’accusa Viora fu sedato con un sonnifero, lo Zolpidem, e quindi portato nel noccioleto.