Rifiuti. Guccione (Pd): “più aumenta la differenziata più i costi di smaltimento fuori Regione”

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Il presidente della Regione Mario Oliverio sulla questione dei rifiuti non inganni i calabresi. Sostiene che “le nostre città non sono più invase dai rifiuti”: questo in parte è vero ma, negli ultimi mesi, estate compresa, in molte parti della Calabria le strade erano piene di immondizia. Inoltre i rifiuti vengono trasportati e smaltiti fuori regione con un costo aggiuntivo per le tasche dei calabresi, nonostante Oliverio si sia di fatto autonominato commissario per la gestione dei rifiuti utilizzando lo stratagemma, dal giorno del suo insediamento, che gli consente di emanare ordinanze contingibili e urgenti. Ovviamente lo ha fatto con scarsi risultati e molti annunci. L’ultima ordinanza, l’undicesima consecutiva da quando è a capo della Regione, è del 15 maggio 2018 e scadrà il 15 novembre 2018”.

A fornire una chiave di lettura ben diversa da quella del governatore è il consigliere regionale Carlo Guccione.

“Alla luce di quanto emerge da una relazione tecnica del Dipartimento Ambiente e territorio-settore Rifiuti della Regione Calabria che di fatto smentisce quanto detto dal presidente Oliverio, siamo costretti ancora oggi, e lo saremo in futuro, a portare i rifiuti fuori dalla nostra Regione con una spesa aggiuntiva per i calabresi di milioni di euro – spiega Guccione. Quattro anni di commissariamento del settore rifiuti da parte di Oliverio non hanno prodotto nessuna seria evoluzione nella nostra regione. Il cronoprogramma per la realizzazione di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, previsto nel Piano rifiuti, non è stato rispettato e si registrano forti ritardi. Il deficit impiantistico degli impianti pubblici di smaltimento è rilevante e gli scarti provenienti dalla lavorazione sono smaltiti in altre discariche extraregionali. Il paradosso è che più aumenta la raccolta differenziata in Calabria e più questa regione, con un costo di trasporto e di smaltimento esorbitante per le casse pubbliche, è costretta a utilizzare le discariche di altri territori regionali. Ad esempio, l’appalto per l’affidamento del servizio trasporto e smaltimento rifiuti prodotti dall’impianto di Reggio Calabria, località Sambatello, in impianti extraregionali ammonta a 4.576.000 oltre l’Iva”.

“I tempi di conclusione dei procedimenti per l’iter di realizzazione dei nuovi impianti e delle discariche di supporto diventano incompatibili con l’impellente necessità di smaltire gli scarti prodotti dai rifiuti – continua la nota. Si era gridato alla risoluzione del problema ma la situazione rimane ancora in emergenza, nonostante il presidente della Giunta abbia adottato in questi anni solo ordinanze contingibili e urgenti. Con l’emanazione delle ordinanze contingibili e urgenti deve esserci un presupposto: “della eccezionale e urgente necessità di tutela della salute e dell’ambiente e ai provvedimenti derogatori è possibile ricorrere solo qualora non si possa altrimenti provvedere”. Addirittura la riformulazione attuata con il decreto legge 80/2008 ha modificato il IV comma dell’articolo 191 eliminando ogni incertezza interpretativa che specifica in modo inequivocabile che nessuna forma speciale dei rifiuti può legittimamente protrarsi per più di 18 mesi. Ad oggi siamo ad oltre 4 anni”.

Oliverio critica il commissariamento della sanità e si è autonominato commissario per i rifiuti. Tutti gli impegni presi con l’approvazione della legge sui rifiuti sono stati disattesi. Siamo tutti bravi a risolvere il problema mandando i rifiuti in altre regioni senza essere capaci, - conclude la nota - dopo 4 anni di governo regionale, di costruire un sistema di gestione dei rifiuti in grado di rendere autonoma la Calabria. È necessario discutere di un problema così grave convocando un consiglio regionale ad hoc”.