Doppia preferenza di genere, intervengono Wanda Ferro e Jole Santelli

Calabria Politica

“La lunghissima esperienza politica e amministrativa del presidente Oliverio non è stata probabilmente sufficiente a fargli apprezzare il valore della correttezza dei rapporti istituzionali. E’ il caso di dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio, se ancora una volta ad una riunione su un argomento importante quale quello della introduzione della doppia preferenza di genere nel sistema elettorale regionale, in Cittadella e non in una sede di partito, il governatore ha scelto di invitare le parlamentari del proprio partito e ritenuto di dovere escludere le parlamentari calabresi del centrodestra". E’ quanto affermano le on. Wanda Ferro (FDI) e Jole Santelli (FI).

“Probabilmente la nostra presenza - aggiungono le parlamentari - avrebbe guastato il quadretto propagandistico confezionato da Oliverio, che ormai in piena frenesia elettorale cerca di recuperare il tempo perduto, in termini di immagine più che di sostanza. Certamente al tavolo con una delegazione delle firmatarie della petizione per l’introduzione in Calabria della doppia preferenza di genere, avremmo chiesto conto al presidente Oliverio del totale disinteresse dimostrato fino ad oggi per l’approvazione di una norma tenuta ferma in Consiglio dalla sua maggioranza. Una maggioranza di centrosinistra che ormai si è disgregata e che ha in gran parte sfiduciato il governatore, tanto da farci temere che la sua “moral suasion” possa essere addirittura controproducente per l’iter di approvazione di una norma che, occorre evidenziare, se verrà introdotta non sarà un merito di chi governa la Regione, che avrebbe potuto dimostrare con i fatti già da tempo la propria sensibilità, ma il dovuto adeguamento delle norme regionali allo Statuto calabrese, ai principi costituzionali che promuovono la partecipazione delle donne alla politica e il loro accesso alle cariche elettive, e alle previsioni normative nazionali, e in particolare alla legge n. 20 del 15 febbraio 2016, che prevede che le regioni a statuto ordinario, nel disciplinare con legge il proprio sistema elettorale, promuovano le pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive.”

“Auspichiamo quindi – concludono Wanda Ferro e Jole Santelli - che alle riunioni passerella seguano i fatti concreti: come ha già rilevato la Consigliera di Parità regionale Tonia Stumpo, la responsabilità dell’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere spetta alla maggioranza in Consiglio. Il centrodestra metterà a disposizione i propri voti favorevoli in aggiunta a quelli del centrosinistra, che dovrà provare in Consiglio la capacità di sostenere con i propri numeri la proposta”.