Trasporti. Bellofiore: “porto di Gioia, terminal della nuova Via della Seta”

Reggio Calabria Infrastrutture

“La posta per il Porto di Gioia Tauro potrebbe essere diventare il Terminal della "Nuova Via della Seta" marittima, il gigantesco progetto strategico in cui la Cina vorrebbe investire 140 miliardi di dollari per sviluppare i traffici commerciali con l'Europa. Un’occasione unica per Gioia Tauro e l’intero meridione che potrebbe essere sfruttata anche dalle Pmi e quindi generare un notevole valore aggiunto con l'eventuale lavorazione e trasformazione delle merci in transito”.

A riflettere su questa prospettiva è Renato Bellofiore del Movimento Civico “Cittadinanza Democratica”.

“Il nuovo Governo Conte insieme al Ministro dell’Economia e Finanze Tria, al Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli non continuino sulla scia dell’ex Ministro Graziano Del Rio, che ebbe ad affermare chiaro e tondo, che i Porti Hub in Italia sono solo due, Genova in testa al Tirreno e Trieste guida per il mare Adriatico – nascondendo le potenzialità di Gioia Tauro con i suoi 18 metri di fondale e dimostrino con i fatti che vogliono differenziarsi e cambiare davvero rotta”.

“Gioia Tauro, con le sue infrastrutture – avanza la nota - gli impianti ragguardevoli in termini di lunghezza banchine, profondità dei fondali, ampiezza di aree di stoccaggio, equipaggiamenti, è leader nel Mediterraneo, e potrebbe essere lo scalo Hub Logistico appropriato per questo tipo di commercio, in quanto l'Alto Adriatico e l’alto Tirrenico in fatto d'infrastrutture non sono certamente ancora in grado di svolgere questo ambito ruolo”.

“Purtroppo per i calabresi oggi l’opportunità che sarebbe certamente in grado di offrire a Gioia Tauro la menzionata "nuova via della seta", trova l’ostacolo di una vecchia inerme, stanca classe politica regionale e nazionale che non sa, ne ha saputo negli anni, pianificare e realizzare "nuove opere portuali e nuovi collegamenti ferroviari"- continua la nota.

“Ma adesso bisogna reagire puntando sulle opere che invece già possediamo che per caratteristiche e dimensioni ci consentono di affrontare, almeno alla pari e senza reverenzialità, sia gli antagonisti e poco infrastrutturali lontani che le difficili sfide della Portualità del terzo millennio. L’assente Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio coinvolga il nuovo Governo Pentastellato in una discussione pubblica costruttiva, realizzi un momento di unione tra tutti i calabresi sani di buona volontà, le Pmi e le parti sociali disposti ad impegnarsi per dare un futuro alla nostra terra e ai nostri figli. Noi vogliamo il vero cambiamento e per questo ci batteremo”- ha chiosato Bellofiore.