Danni maltempo a Vibo, Ferro (FDI): situazione che continua a ripetersi ciclicamente

Vibo Valentia Attualità

La necessità di assicurare la messa in sicurezza del territorio dai fenomeni di dissesto idrogeologico dopo i danni provocati dal nubifragio che si è abbattuto sul Vibonese nei giorni 18 e 19 giugno scorsi, che ha interessato soprattutto i comuni di Nicotera e Joppolo, sono stati portati all’attenzione del governo grazie ad una interrogazione che il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, on. Wanda Ferro, ha rivolto al presidente del Consiglio e ai ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e per il Sud.

Nella sua interpellanza l’on. Wanda Ferro ha ricordato che “l’ondata di maltempo ha determinato esondazioni di corsi d'acqua con conseguenti allagamenti, movimenti franosi, danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici privati, alla rete dei servizi essenziali, nonché alle opere di difesa idraulica, che hanno visto pienamente impegnate tutte le strutture di Protezione civile e, in particolar modo i Vigili del Fuoco di Vibo Valentia. Le abbondanti precipitazioni hanno provocato un generale e considerevole innalzamento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d'acqua interessati evidenziando, ancora una volta, la fragilità del territorio calabrese”.

L’on. Ferro ha quindi evidenziato che “con Delibera del 8 agosto 2018, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 14 al 19 giugno 2018 nei territori dei Comuni di Reggio Calabria, di Bagnara Calabra e di Scilla, in Provincia di Reggio Calabria e di Joppolo e di Nicotera, in Provincia di Vibo Valentia, destinando, per l'attuazione dei primi interventi, la somma di 500 mila euro; con le successive ordinanze di protezione civile si dovrà provvedere, ai sensi dell’art. 25, comma 2, lett. a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,” “a) all'organizzazione ed all'effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall'evento; b) al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale o delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea”; nei giorni 24 e 25 agosto il territorio vibonese è stato messo in ginocchio, ancora una volta, dal maltempo, con allagamenti, frane e smottamenti che hanno causato forti disagi anche nelle zone costiere affollate di turisti. Strade invase da fango e detriti, famiglie bloccate nelle abitazioni, fughe di gas e muri di contenimento crollati hanno offerto scene apocalittiche non degne di un territorio civile; fortunatamente, la presenza del presidio stagionale dei Vigili del Fuoco di Ricadi, ha evitato che situazioni del genere potessero avere un tragico epilogo”. “È una situazione che continua a ripetersi ciclicamente – ha commentato Wanda Ferro - e le cui cause non possono essere addebitabili alla furia degli elementi naturali, ma alla irresponsabilità di una politica che continua a non investire nella realizzazione e nella manutenzione di quelle opere di prevenzione del dissesto idrogeologico indispensabili per garantire la tenuta del territorio e la sicurezza della popolazione”.

Il deputato di Fratelli d’Italia ha quindi chiesto al governo: quali iniziative urgenti, anche attraverso le Ordinanze di protezione civile, intenda assumere per far fronte alla situazione su esposta; se intenda assumere iniziative urgenti, per quanto di competenza, per adottare un piano organico di prevenzione e messa in sicurezza dei territori colpiti dagli eccezionali eventi franosi per sostenere e favorire gli enti locali, che godono di scarse risorse e mezzi limitati e non sono in grado di far fronte ai danni subiti dal territorio e dalla popolazione, e pianificare l'apertura di una nuova sede permanente dei Vigili del Fuoco a Ricadi, stante il ripetersi di tali situazioni emergenziali.

Inoltre l’on. Ferro ha chiesto al governo a quanto ammontino le risorse finanziarie destinate, a vario titolo, alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico del territorio vibonese e a che stato sia la relativa attuazione da parte del Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria previsti nell'Accordo di Programma siglato il 25.11.2010, e a che punto sia la realizzazione del Patto per il sud – Programma “Calabria Sicura”, che investe tutte le problematiche relative al rischio idrogeologico, la protezione costiera, la bonifica e messa a norma delle discariche e dei siti inquinati, il potenziamento degli impianti di depurazione a partire da quelli oggetto di procedura d’infrazione, il completamento del piano regionale dei rifiuti, la ridefinizione del programma per completare gli schemi idrici regionali, il potenziamento e monitoraggio delle reti idriche, il miglioramento antisismico degli edifici strategici e scolatici.