Slow Food, successo per il villaggio eccellenze a Roseto

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È soprattutto attraverso la capacità di presentare e proporre il nostro grande patrimonio identitario agroalimentare ed enogastronomico che gli ospiti diventano a tutti gli effetti cittadini temporanei di una destinazione turistica sostenibile. Che, quindi, conoscono, apprezzano ed arricchiscono il territorio, senza consumarlo. – Difendere tutti i giorni la sovranità alimentare significa, soprattutto al Sud ed in Calabria, rispettare e valorizzare la salute fisica e quella economica delle nostre aree.

Dall’Evo alle farine, basta con la mistificazione del basso costo o del prodotto in offerta. Il pane ad 1 euro e l’extravergine a 2 euro sono dei falsi e degli attentati alla salute pubblica! – Identità ed economia locali vincono soltanto attraverso le scelte del consumatore consapevole e l’alleanza tra produttori e ristoratori nella preferenza delle produzioni autentiche e d’eccellenza. – Nel carrello della spesa, in famiglia e nelle mense scolastiche (dove si consumano oggi le principali contraddizioni ed i più grandi paradossi) si decide il benessere delle prossime generazioni, la forza politica e l’autodeterminazione economica dei territori e del Paese.

Sono, questi, i messaggi principali emersi nel vivace ed articolato dibattito in piazza che, per due ore intense di interventi e riflessioni, ha tenuto altissima sul Lungomare degli Achei di Roseto Capo Spulico l’attenzione di una platea gremita dall’inizio alla fine. – L’evento, dal titolo stop cibo spazzatura. Occhio alle farine, è stato promosso ed organizzato dall’Associazione Europea Otto Torri sullo Jonio che quest’anno compie 20 anni ed ha dato il via libera all’apertura dei numerosi stand che, per la terza edizione consecutiva, hanno impreziosito il Villaggio dell’Identità e delle Eccellenze con circa 50 produttori ospiti della Festa Territoriale della Condotta Slow Food Pollino Sibaritide Arberia, la più grande della Calabria e la quarta d’Italia.

Con le bandiere Di Slow Food listate a lutto il dibattito è iniziato con un minuto di silenzio e il messaggio di cordoglio del Direttore di Otto Torri sullo Jonio Lenin Montesanto per le vittime della tragedia di Civita alla quale l’intero evento è stato dedicato.

Coordinati dallo stesso Montesanto e da Cesare Anselmi Segretario del Convivium con sedi a Saracena, Rossano e Vaccarizzo Albanese, dopo il del Sindaco di Roseto Rosanna Mazzia che ha Sottolineato l’importanza di portare argomenti e contenuti come quelli proposti Da Slow Food nelle piazze soprattutto d’estate, hanno portato il loro contributo Enzo Perna de Il Pane di Tessano che ha spiegato perché preferire le farine integrali e la qualità dei grani autoctoni dei nostri territori;

l’Amministratore Unico di Terme Sibarite Mimmo Lione che annunciando la realizzazione di una Food SPA e di un orto botanico nel complesso termale ha sottolineato come benessere fisico e mentale non possano essere disgiunti dalla necessità di una alimentazione che rispetti il territorio; Roberto Siviglia, produttore di formaggi a lette crudo di San Demetrio Corone che si è soffermato sul ruolo strategico dei ristoratori rispetto alle produzioni d’eccellenza locali; Marco Saraceno dell’Azienda Fattorie Donna Giulia Di Atella (PZ) che ha introdotto il tema della sicurezza alimentare e del benessere animale;

Laura Mongello presidente dell’ordine dei tecnologi alimentari di Calabria e Basilicata e rappresentante della Condotta Slow Food del Vulture in Basilicata, tra le promotrici e curatrici della legge sullo spreco alimentare e che ha spostato l’attenzione sui bambini e sulle mense scolastiche nei cui affidamenti non deve prevalere il metodo del massimo ribasso; Maurizio Damino di Easynduja di Spilinga (VV) e Grazia Barone responsabile di Arcaverde (Cerchiara) – Presidio nazionale Slow Food; il Primo cittadino di Cirò Francesco Paletta che ha ricordato come e perché è importante che anche i comuni si impegnino sui temi dell’educazione e della sovranità alimentare e Salvatore Giuffrida, responsabile delle attività didattiche di Slow Food Sicilia che illustrando mission, contenuti e metodi del Mercato della Terra di Lentini (Siracusa), l’unico della Sicilia è ritornato sul potere del consumatore e delle famiglie nelle scelte alimentari e nella difesa quotidiana della biodiversità.