Paradiso (Libera caccia): “riapre stagione e noi non ci fermiamo”

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Con l’apertura della nuova stagione venatoria, che ha avuto inizio due giorni fa, il presidente di Libera Caccia, Pasquale Paradiso a nome della categoria afferma che “una maggiore presenza dei cacciatori nei “nostri amati boschi” e nei

territori a vocazione venatoria, eviterebbe il verificarsi di numerosi atti criminali compiuti da spregiudicati piromani, essendo per quest’ultimi un deterrente efficace oppure con i piani di abbattimento selettivo delle specie dannose per l’uomo, le cose e agli altri animali, come appunto i cinghiali”.

“I sistemi da mettere in atto dovrebbero basarsi sull’impegno concreto di tutte le categorie: agricoltori, ambientalisti e cacciatori, - continua il Presidente Paradiso - invece così non è. Anche quest’anno, infatti, con l’apertura della stagione venatoria puntualmente gli ambientalisti-animalisti hanno ripreso le solite battaglie anticaccia”

“Non ci faremo di certo intimorire dalle puntuali quanto assurde pretese delle varie associazioni ambientaliste/animaliste – sbotta Paradiso - che ogni anno formulano. Faremo di tutto ed utilizzeremo ogni forma di tutela in difesa della caccia affinché siano garantiti i diritti di migliaia i cacciatori onesti che intendono esercitare la loro amata passione nel rispetto delle leggi e delle regole”.

“Assistiamo giornalmente ad una macchina burocratica regionale lenta, macchinosa e disordinata. La Regione continua a sottrarsi dai suoi compiti e soprattutto dalle sue responsabilità. Tutto ciò -conclude il Presidente Paradiso - finisce ad opacizzare questo momento tanto atteso da numerosi ed onesti cittadini appassionati di arte venatoria e questo la Libera Caccia non lo consentirà mai.”

“Con grande orgoglio possiamo sostenere che continuiamo ad essere l'unico, vero, Sindacato dei cacciatori e che lotteremo fianco a fianco con tutti coloro che ritengono la caccia un bene prezioso da salvaguardare e trasmettere alle generazioni future. Un bene culturale e tradizionale ma anche tecnico, scientifico e gestionale di cui la società moderna non può davvero fare a meno” – conclude Paradiso.