Ambiente. Inquinamento marino nella locride, Gip riapre indagini

Reggio Calabria Attualità

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Locri, Andrea Amadei, ha riaperto le indagini sul grave episodio d'inquinamento ambientale marino verificatosi nella Locride il 25 agosto del 2009. Si tratta di un'ordinanza (ex art. 409 comma 4 C.P.P.) con la quale il Gip, si legge, "indica al Pubblico Ministero di procedere nel termine di mesi sei dalla presente ordinanza alla effettuazione delle indagini cosi' come indicate nella parte motiva". In agosto 2009 enormi quantita' di catrame e di olio vennero sversate in mare da una ignota nave in transito. Con un comunicato stampa l'associazione "Locride Turismo", presieduta da Fabio Mammoliti, "esprime viva soddisfazione per la riapertura delle indagini relative all'inquinamento ambientale costiero verificatosi nell'agosto 2009 lungo il litorale Locrideo. L'Associazione fu la prima a "denunciare l'accaduto contro ignoti presentando denuncia querela presso la Compagnia Carabinieri di Locri, e fu sempre la prima ad opporsi all'archiviazione delle indagini richieste dal PM della Procura di Locri, indicando delle strade investigative ulteriori rispetto a quelle gia' battute dagli inquirenti". Locride Turismo precisa il GIP del Tribunale di Locri, dopo l'opposizione svolta da Locride Turismo e da alcuni i Comuni della Locride, ha accolto le richieste degli oppositori invitando la Procura ad integrare le indagini; chiamando a sommarie informazioni il personale di bordo di due delle navi allora presenti nelle acque antistanti la riviera, la motonave "Quercianella" e la motocisterna "San Matteo".