Scuola, sindacalisti Assalone e Gigliotti: “mesi di duro lavoro e ferie a rischio”

Cosenza Attualità

Sulla pesante carenza di personale nell'Atp di Cosenza, i Segretari del Fcl-Cgil, Pino Assalone, e Ugl-Fp, Tonino Gigliotti, affermano che “non è più procrastinabile la politica del rinvio del silenzio condotta dal Miur, mentre lievitano i carichi di lavoro, soprattutto dopo l'ultima riforma della "Buona scuola", e incombono altre e più gravose incombenze propedeutiche all'avvio del nuovo anno scolastico 2018/2019 fra queste la formazione organici, valutazione domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria, immissione in ruolo docenti ed Ata, ed ecc.

Secondo i due sindacalisti “non è giusto che il personale della scuola ancora non debba vedere tutelata la propria dignità di lavoratori, ancora attendendo notizie certe sulla loro posizione. Intanto, la valutazione delle domande attualmente è affidata a pochissime persone, ormai esauste dopo mesi di duro e intenso lavoro, che hanno determinato centinaia di ore svolte in eccedenza oltre l'orario contemplato dalla normativa vigente e per le quali non è previsto alcun budget economico, ma possono essere soltanto godute come permessi e riposi compensativi da utilizzare entro il 31/08/2018”.

“Inoltre – aggiunge la nota - a queste ore in eccedenza si aggiungono anche le ferie maturate e ancora non usufruite e da godere entro il 31 agosto. E, poi, a causa del perdurante e pusillanime silenzio sulla legittimità della sua presenza nell'Atp di Cosenza, il personale distaccato (docenti e Ata), dovrà tornare dal primo settembre nelle proprie sedi scolastiche, mettendo in difficoltà così la stessa Atp alle prese con tante problematiche, che interessano le operazioni di mobilità di fatto per le scuole di ogni ordine e grado, come anche quelle che riguardano il trasloco”.

“Le giuste richieste di ferie presentate al Dirigente dell'Atp dal personale distaccato, a datare dal primo agosto, metteranno in ginocchio di sicuro l'Atp di Cosenza, costringendo migliaia di docenti a restare nelle proprie sedi di titolarità senza avere la possibilità di avvicinarsi nella nostra provincia. A questo punto, secondo i due sindacalisti non resta che il Prefetto, come autorità di governo sul territorio affinché intervenga sollecitamente presso Miur e Usr per sanare una difficile e delicata situazione, che potrebbe sfociare nel blocco di tutte le operazioni di mobilità di fatto”- concludono le sigle.