Assemblea Ordine medici: premiati i vecchi iscritti e accolti i nuovi

Catanzaro Salute

Vecchie e nuove generazioni insieme, da un lato l’esperienza, dall’altro l’entusiasmo per l’avvio alla professione: un momento coinvolgente quello vissuto nella Sala Verde della Cittadella Regionale dove si è svolta l’Assemblea Ordinaria Annuale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catanzaro.

Ai medici, che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione all’Ordine, è stata conferita una medaglia: Sebastiano Assisi, Antonio Bisogni, Giuseppe Brancia, Giuseppe Calzone, Salvatore Cantafio, Vincenzo Cimellaro, Nicola Clericò, Francesco Comberiati, Francesco Curcio, Francesco D’Amico, Salvatore De Vinci, Domenico Garufi, Luigi Lombardi, Massimo Lucia, Anna Maria Mancini, Luigi Marsico, Luigi Mazza, Salvatore Mazzuca, Francesco Miceli, Roberto Miniero, Saverio Montebianco Abenavoli, Bruno Pane, Francesco Porchia, Renato Rubino, Giovanni Ruscica, Bruno Scafone, Francesco Serrao, Elio Sonni, Domenico Tirinato, Giuseppe Zinzi.

Mentre ai circa 90 neo iscritti è stata affidata la pergamena di giuramento di Ippocrate e il Codice Deontologico: Ida Abiuso, Antonia Annapola Aiello, Vincenzo Aiello, Michela Amatruda, Caterina Battaglia, Giulia Briatico, Gaetano Silvio Calleri, Riccardo Candido, Fabio Canino, Domenico Caparello, Giada Cardia, Francesco Ceravolo, Antonio Cerra, Claudio Chirico, Valentino Condoleo, Simona Domenica Corrado, Sonia Cosentino, Diletta Cristaudo, Paola Critelli, Stefania Donato, Francesco Folino, Federica Foti, Chiara Frangipane, Francesca Fratto, Denise Gambardella, Francesco Luigi Gambaro, Manuela Garisto, Luigi Gigliotti, Alberto Guarany, Chiara Iannelli, Luigi Francesco Iannone, Rosetta Infelise, Silvia Lamantea, Desiree Lavecchia, Giuseppe Lioi, Silvia Mancuso, Cinzia Marinaro, Maria Antonietta Mariano, Salvatore Marzolo, Armando Massara, Silvia Mazzea, Paola Mea, Gaia Monteleone, Rossella Mosca, Daniela Irene Musolino, Cristina Napoli, Leandro Oliverio, Mariantonia Panzino, Maria Passante, Corrado Pelaia, Vincenzo Piccoli, Roberta Pileggi, Ilaria Pino, Federico Pirrò, Dario Pizzini, Miriam Anna Potami, Claudia Procopio, Ilaria Purri, Daniela Rania, Giuseppe Ranieri, Francesco Rettura, Caterina Riillo, Sara Rizzo, Maria Benedetta Rodio, Giulia Samà, Luigi Maria Samele, Carmen Scalise, Caterina Giulia Scalise, Tommaso Scarpino, Irene Scopacasa, Francesco Sicari, Stefania Sirianni, Tiziana Palma Spaccaferro, Giuseppe Stranieri, Valeria Tallarico, Maria Teresa Tassone, Giuseppe Todaro, Alessandro Trovato, Caterina Tucci, Francesco Tumminelli, Alessandra Urso, Lola Vitetti, Eugenia Volpentesta.

A questi si aggiungono i neo iscritti all’Albo degli Ondoiatri: Selene Barone, Luigi Borrelli, Giuseppe Carvelli, Giulia Ferrari, Marco Gallo, Daniele Alfredo F. Mancuso, Alex Pirelli, Francesco Santaguida, Domenico Sirianni, Davide Soverina e Marco Zaccone.

Durante l’Assemblea, nel cui ambito è stato approvato anche il bilancio consuntivo 2017, sono stati ricordati i medici scomparsi nell’ultimo anno.

Molto intensa la relazione tenuta dal Presidente dell’Ordine, il dott. Vincenzo Antonio Ciconte, che ha toccato punti sensibili relativi alla professione medica: “L’aver introdotto nella pratica clinica obiettivi economici ha condizionato in maniera rilevante l’agire del medico. Non possiamo accettare l’aziendalizzazione esasperata che ha reso le cure mere prestazioni ed il medico un ingranaggio del processo produttivo. I medici vogliono e devono farsi carico della salute dei cittadini, ma lo vogliono fare da professionisti della salute, con tutto il loro bagaglio di competenze, in piena libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità, così come previsto dal Codice Deontologico”.

“Gli indicatori di salute dei cittadini italiani – ha evidenziato Ciconte - ci dicono che le regioni del Sud e, soprattutto, quelle in piano di rientro, come la Calabria, hanno grandi difficoltà nel mantenere un’assistenza sanitaria degna di questo nome. I LEA, infatti, non vengono assicurati in pieno, c’è un’alta mobilità passiva e, inoltre, molti cittadini rinunciano alle cure data la crisi economico-finanziaria che incide pesantemente sulla nostra regione, che presenta il reddito pro capite più basso d’Italia.

È evidente che il commissariamento della Sanità, in atto ormai da più di sette anni, non ha prodotti i risultati sperati, anche se bisogna ammettere che, dietro nostra insistenza e di alcuni sindacati, sono stati portati a compimento alcuni concorsi, sia per il personale medico che per quello sanitario, ed altri sono in itinere, in modo da dare un po' di respiro all’asfittico turnover, bloccato per troppo tempo.

L’incomunicabilità tra il Commissario della Sanità regionale, il dipartimento della Salute e gli organi istituzionali regionali, ha determinato uno stallo da cui dobbiamo uscire al più presto. Non è più procrastinabile, pertanto, una riforma della sanità regionale. In un territorio in cui gli abitanti non arrivano a due milioni, è inammissibile mantenere dieci aziende sanitario-ospedaliere: la loro riduzione comporterebbe il miglioramento dell’organizzazione, la contrazione dei costi e servizi più efficaci e sostenibili”.

Il Presidente ha espresso anche delle considerazioni sull’azienda unica Ospedale-Università: “Premesso che ho sempre ritenuto l’Università Magna Graecia una risorsa per l’intera Calabria, soprattutto per il ruolo formativo nei confronti dei futuri medici e del personale sanitario. Non voglio, però, sottacere il ruolo importante che ha avuto ed ha l’ospedale “Pugliese-Ciaccio” nell’assistenza sanitaria nella nostra provincia e nell’intera regione.

Da alcuni anni si è assistito al progressivo depauperamento dei posti letto dell’ospedale, che sono stati ridotti da oltre 650 a circa 450, con una riduzione drastica dell’accoglienza degli acuti, in una percentuale di gran lunga superiore alle altre città della Calabria, creando un fortissimo disagio per il Pronto Soccorso che non riesce a filtrare sistematicamente e giornalmente i pazienti che arrivano da ogni parte della regione.

È solo grazie all’abnegazione di tutti i medici e del personale sanitario, che si sovraccaricano di lavoro, che si garantisce, anche se con estrema difficoltà, la sicurezza delle cure in urgenza-emergenza. Dobbiamo mettere al servizio della comunità due strutture tecnologicamente avanzate: Policlinico e nuovo Ospedale. Mi batterò con tutte le mie forze affinché non venga né mortificato e né depotenziato il “Pugliese-Ciaccio” che per anni è stato baluardo della sanità nella nostra città e tutte le forze politiche se ne dovranno assumere la responsabilità”.

E poi un messaggio ai medici iscritti da 45 anni all’Ordine e alle nuove generazioni: “I colleghi che abbiamo premiato hanno vissuto la loro vita professionale con dedizione, passione ed amore ed hanno rappresentato un efficace punto di riferimento, sia nell’ospedale che sul territorio, trasmettendo, oltre al sapere del professionista, anche i valori etici e morali propri dell’uomo, rispettando rigorosamente i dettami deontologici.

Invito i giovani colleghi, che si approcciano ora alla professione, ad instaurare un forte rapporto umano e personale con i pazienti, ricordando che l’ascolto e l’empatia costituiscono il cardine della relazione con il malato. Ricercate il bene del paziente, seguite la scienza medica e mantenete costante il vostro aggiornamento”.