Sila: Parco ancora senza Piano, patrimonio a rischio

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“Risale al luglio del 2012 la deliberazione del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale della Sila con la quale è stata approvata la proposta di Piano del Parco. Ben cinque anni dopo (luglio 2017) è stato avviato il processo di consultazione per la Valutazione Ambientale Strategica che avrebbe dovuto concludersi in 6 mesi. - È quanto si legge in una nota stampa del Comitato Ambientale Presilano - Il Piano del Parco ha lo scopo di assicurare la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione del patrimonio di valori naturalistici, ambientali, culturali e colturali.

È dunque uno strumento fondamentale la cui approvazione non è più rinviabile. Il Piano ha effetto di dichiarazione di “pubblico generale interesse” e di urgenza e di indifferibilità per gli interventi in esso previsti e sostituisce ad ogni livello i piani paesistici, i piani territoriali o urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione. Solo dopo l’approvazione del Piano per il Parco si potranno redigere gli altri strumenti previsti dalla normativa e cioè il Regolamento del Parco ed il Piano di Sviluppo Socio-Economico.

Sui contenuti della proposta del Piano - conclude il Comitato - ci riserviamo di fare più in là le nostre articolate considerazioni, ma crediamo che sia inconcepibile che siano trascorsi 16 anni dall’istituzione del Parco Nazionale della Sila, sei dall’avvio delle procedure di adozione e che ancora il Piano non sia stato approvato perché giace negli uffici della Regione Calabria in attesa della VAS. Ancora una volta ritardi inaccettabili impediscono la salvaguardia di beni comuni, lo sviluppo ordinato e sostenibile del nostro territorio e la programmazione di interventi per creare nuove opportunità di lavoro”.