Omicidio Sacko, Cgil manifesta a Vibo: “immigrazione affrontata nel clima della paura”

Vibo Valentia Cronaca
Soumaila Sacko

Il ricordo di Soumaila Sacko, il 30enne del Mali ucciso a San Calogero (LEGGI) è stato rievocato oggi con una manifestazione organizzata dalla Cgil a Vibo Valentia.

Il raduno, a cui hanno preso parte associazioni, partiti e movimenti, è servita anche per richiedere politiche sull'immigrazione con misure straordinarie.

Accoglienza, inclusione, lotta allo sfruttamento ed al caporalato." Sono state queste le parole d’ordine balzate nel corso della riuscita manifestazione, secondo quanto riporta l’organizzazione sindacale della Cgil, che ha spiegato: “Parole che non abbiamo risparmiato di ripetere anche al Prefetto vicario del capoluogo, il quale ha avuto modo di riceverci a conclusione della marcia fatta anche in nome di Sako”.

"Il tema dell'immigrazione –prosegue la Cgil - il più delle volte viene affrontato con estrema superficialità, con demagogia, attraverso il clima della paura, non conoscendone i risvolti, le analisi e le soluzioni, dimenticando quello che e' avvenuto nel 2010 a Rosarno e il clima che ne è conseguito".

Parole che abbiamo ben scandito - afferma la Cgil - affinché chiare arrivino alle orecchie del Governo centrale, che proprio in questi giorni ha deciso la chiusura dei porti italiani, negando l’approdo di migranti ed avviando un braccio di ferro con le altre nazioni, giocando pericolosamente sulla loro pelle”,

“Lo stesso sindaco Mimmo Lucano, - prosegue l’organizzazione sindacale - ha dimostrato che si può riuscire ad organizzare un sistema di accoglienza degno di questo nome, che ha consentito oltre all’inserimento nel tessuto sociale e produttivo dei rifugiati, anche alla rinascita economica del borgo. Oggi però, tutto quanto fatto a Riace rischia di scomparire. Trecento persone, di cui bambini e donne, attendono che il Comune si veda assegnate le risorse economiche indispensabili per il proseguimento del progetto di accoglienza e integrazione. Il sindaco Lucano, infatti, non può più contare su strumenti finanziari idonei a portare avanti un piano lungimirante di convivenza fra popoli e fusione di differenti esigenze. Non possiamo credere che tutto ciò possa finire per colpa della burocrazia”.

“Per queste ragioni, confidando nella celere definizione da parte del Governo delle istruttorie propedeutiche alla erogazione dei fondi stanziati per Riace – conclude la Cgil - e ci stringiamo attorno al sindaco Lucano e a tutta la popolazione residente a Riace. Non spegniamo quella speranza. Restiamo umani”.