Mendicino, sindaco Palermo dona la Costituzione ai maggiorenni: “gesto simbolico”

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Nel corso di una cerimonia pubblica, avvenuta ieri pomeriggio nella sala consiliare “Falcone e Borsellino” il sindaco Antonio Palermo e il presidente del Consiglio comunale Nathalie Crea di Mendicino, hanno regalato la Costituzione ai neo maggiorenni. Ieri pomeriggio intorno alle 18,30.

Ad introdurre i lavori il giornalista Edoardo Maruca. “Si tratta di un gesto semplice, ma dall’alto valore simbolico ha commentato il sindaco Antonio Palermo. Compito di ogni generazione ed in particolare delle Istituzioni è favorire lo sviluppo e la crescita del senso civico e morale in voi giovani. La nostra Carta, che contiene le linee guida dell’ordinamento della Repubblica, è forse l’unico simbolo che supera ogni schieramento politico e ogni ideale, incarnando il vero senso di una civiltà e di un’intera comunità”.

“Rileggere la Carta costituzionale, soprattutto gli articoli che enunciano i principi fondamentali su cui è nata e vive la nostra democrazia, è un atto di responsabilità che riguarda ciascuno di noi: privati cittadini e rappresentanti istituzionali impegnati nella costruzione di una società in cui ci sia spazio per tutti” – commenta Donatella Loprieno, costituzionalista. La Costituzione sia sempre riferimento culturale e politico, perché la storia recente ci insegna che ogni volta in cui ci distacchiamo dal patrimonio valoriale che essa ci offre rischiamo di danneggiare il nostro paese indebolendo i cittadini in termini di tutele e diritti”.

“Abbiamo deciso come amministrazione di regalare ai neo diciottenni la Costituzione – chiosa Nathalie Crea - perché riteniamo che sia un modo semplice per far avvicinare i giovani alla vita sociale, politica e civile del nostro paese, avvertendo questo momento quasi come una necessità utile a tramandare, di generazione in generazione, l’enorme patrimonio giuridico e culturale che sono riusciti a sintetizzare, settant’anni fa, i padri costituenti”.

“Conoscere la Costituzione – termina la nota - è un po’ come avere una mappa delle strade da scegliere, come una bussola per decidere dove andare o come leggere un racconto in cui le strade di ciascuno viaggiano a fianco di quelle degli altri. Strade che puntano tutte alla stessa meta, il bene comune”.