Tra cultura e religione: a Serra San Bruno il Centro Studi “Theotokos”

Vibo Valentia Tempo Libero

"Donna de Paradiso: l’universo simbolico della Lauda tra letteratura e religiosità popolare" è il titolo del convegno internazionale tenutosi lo scorso 11 maggio a Serra San Bruno (nel vibonese), nella bella sala Di Palazzo Chimirri e grazie alla collaborazione tra il Centro Studi “Theotokos” Religiosità Popolare e l'amministrazione comunale che ha voluto patrocinare l’evento per promuovere la storia culturale e religiosa di Serra in ambito internazionale.

L’incontro ha visto anche la partecipazione dei ragazzi del l’istituto Einaudi diretto da Antonino Ceravolo che fin dall’inizio ha manifestato il suo entusiasmo per l’importanza di questa iniziativa che ha coinvolto il mondo della scuola.

Il Centro Studi Studi Theotokos Religiosità Popolare, fondato da Martino Michele Battaglia (docente di antropologia culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria) e Anna Rotundo (docente e saggista), è un progetto laico, culturale, internazionale e itinerante, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza della religiosità popolare, con l’apporto di tutte le scienze umane, attraverso la presenza di accademici prestigiosi, e una particolare valorizzazione del protagonismo delle donne.

È una costola del Centro Internacional de Estudios sobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. Jose’ Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale.

In apertura del convegno Rotundo ha enfatizzato la forza e la dignità della Madre di Dio, “Donna de Paradiso”, “contro ogni interpretazione negativa del culto dell’Addolorata, secondo cui in esso si è codificato, da parte del mondo maschile, quale doveva essere il vero destino delle donne: un’ascesa al dolore, un farsi carico della sofferenza degli altri, spesso prodotta da violenze compiute dagli uomini, sacrificandosi sempre e comunque.

Tutt’altro fa Maria che, ci dice il Vangelo, presso la Croce, “stava”: quanta dignità e forza in questo “stare”: al contrario dei modi enfatici di manifestare il dolore e il lutto che erano diffusi nel mondo antico, l’uso di questo verbo ci trasmette l’idea di una grande stabilità, dignitosa e piena di attenzione, nel saper “rimanere” nelle situazioni.

E poi, Maria non sta “ai piedi” della Croce, quasi fosse icona di sottomissione, passività e dolore, ma – è scritto nel Vangelo – sta “presso” la Croce, in un significato di dignitosa forza e prossimità a colui che soffre. Vicinanza, ascolto, “farsi prossimo”: lo “stare” di Maria è coscienza critica di fronte ai mali del mondo e garanzia della grandezza delle donne!”

I lavori sono proseguiti con i saluti della vicesindaco Valeria Giancotti, che ha fatto le veci del sindaco Luigi Tassone bloccato da impegni inderogabili, e del prof. Enzo Vavalà dell’Istituto Einaudi, in rappresentanza del dirigente scolastico. Entrambi hanno sottolineato la grande portata culturale dell’evento da essi sostenuto.

Presenza culturale prestigiosa è stata quella di Giuseppe Rando, Ordinario di Letteratura Italiana presso il Dipartimento Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina-Responsabile di italianistica e componente del Comitato scientifico del CIS - dalla cui lectio magistralis è emersa la suggestiva trama della Passione di Cristo in Jacopone da Todi, Turoldo e Pasolini, attraverso “Il Vangelo secondo Matteo”.

Altro intervento prestigioso ha riguardato: “Tra storia e racconto: passione di Cristo e Assunzione di Maria”, con la relazione, densa di interessantissimi dettagli storici, di Francesco Crapanzano, Università di Messina - Docente di Storia del Cristianesimo - Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Don Domenico Calarco” Reggio Calabria.

A Martino Michele Battaglia, relatore in consessi internazionali prestigiosi come Valladolid, Gibilterra, Carmona, nonché Direttore del Centro Studi “Theotokos” sono state affidate le conclusioni.

Battaglia ha voluto puntualizzare come il titolo del convegno “Donna de Paradiso”, voluto dalla coordinatrice del Centro, Anna Rotundo, assume una valenza speciale per Serra San Bruno, cittadina che venera come protettrice Maria dei Sette Dolori e Maria Assunta in Cielo.

Battaglia ha messo in luce come la Madre di Cristo, Figlio di Dio, abbia vissuto un dramma umano, troppo umano, alla stregua di quella tragedia greca tanto cara a Nietzsche. Concludendo, si è voluto soffermare sul rito della deposizione (Schiovazzioni) di matrice francescana che contraddistingue il Venerdì Santo serrese.

Molto sentita la partecipazione degli alunni e gli interventi di un pubblico attento e qualificato, a corollario di questo suggestivo incontro tra cultura e religione.