Gestione del servizio idrico: se ne parla durante la riunione dell’Aic

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La regolamentazione del ciclo idrico integrato delle acque al centro della prossima assemblea dell’Autorità Idrica Calabrese (Aic) di cui fanno parte 40 sindaci calabresi.

Si parlerà dell’approvazione dello Statuto alla presenza del consigliere regionale Orlandino Greco, i sindaci de l’Italia del Meridione eletti nell’assemblea dell’Aic, Rosario Pasquale Abenante di Umbriatico (Kr), Walter Scerbo di Palizzi (Rc), Giovanni Greco di Castrolibero (Cs), Domenico Romeo di Calanna (Rc) e Tommaso Paola di Bianchi (Cs), si sono riuniti intanto per fare il punto sulla condizione del frammentato servizio idrico calabrese, evidenziando come la mancanza di programmazione e di visione d’insieme nel settore abbia prodotto notevoli ritardi negli investimenti previsti (completamento degli invasi, nuove opere, efficientamento delle reti) rispetto alle altre regioni d’Italia.

Per tale motivo L’Italia del Meridione ritiene fondamentale rispettare i tempi previsti dalla normativa per la costituzione dei vari organi dell’autorità idrica e soprattutto per la scelta della forma di gestione propedeutica alla definitiva individuazione del gestore unico. Nessuna proroga alla gestione commissariale sarà tollerata.

I sindaci dell’Idm, in coerenza con quanto da tempo dichiarato, sono per l’affidamento della gestione ad un soggetto completamente pubblico, nel pieno rispetto anche del referendum costituzionale sull’acqua pubblica che i cittadini hanno sostenuto con forza. Sarà compito dell’Aic definire il rapporto con il fornitore all’ingrosso, la Sorical Spa, che dovrà rappresentare il punto di partenza per la costruzione del nuovo servizio, salvaguardando le esperienze maturate e la struttura organizzativa già presente sul territorio calabrese, a patto però che “si faccia subito chiarezza sul socio privato, che ha dimostrato di curare solo i propri interessi e non certo quelli dei calabresi”- dice l’Aic.

“L’attuale fase di stallo di Sorical non contribuisce affatto al risanamento societario considerato che il debito contratto con le banche e con l’Enel viene interamente pagato con gli incassi del canone e, quindi, con i soldi dei cittadini senza che il socio privato versi un solo euro” – rammenta l’Aic .

“I sindaci in questione chiederanno, pertanto, nella prima seduta dell’assemblea il rispetto dell’attuazione della LR 18/2017 per l’avvio operativo dell’Aic così che si possa procedere in tempi brevi con gli adempimenti atti a garantire, entro novembre, l’individuazione del soggetto gestore unico per il servizio idrico integrato”.