Appartamento esplode a Lampanaro: due morti e cinque feriti, anche tre bimbi

Crotone Cronaca

Un fortissimo boato che ha squarciato la tarda serata di Crotone. Una imponente esplosione avvenuta nella zona popolare di Lampanaro, alle porte del capoluogo, ed avvertita anche a centinaia di metri di distanza, raggiungendo il quartiere più vicino di Tufolo e, addirittura, quello più lontano di Farina.

A farne le spese un intero nucleo familiare di sette persone che abitavano al terzo piano di una delle tante palazzine di quest’area, periferia della città, a pochi passi dal cavalcavia che da Crotone immette direttamente sulla strada statale 106 jonica.

Il bilancio al momento è di due morti, un uomo (Saverio Romano, di 43 anni) e una donna (Rita Murgeri, di 55 anni), estratta dalle macerie. Altri cinque invece sono rimasti feriti, tra questi anche tre bambini (di 3, 7 e 10 anni) che vivevano nella casa coi genitori ed i nonni, V. N. di 28 anni, la nuora.

Le altre due sorelline, di 7 e 10 anni, sono state portate nell’ospedale di Crotone e le loro condizioni non sono gravi. Il padre delle bimbe, invece, è rimasto illeso. Hanno comunque riportato delle escoriazioni e soprattutto delle gravi ustioni.

Tutti sono stati immediatamente soccorsi e trasportati, chi in ambulanza e chi a bordo di vetture private o delle forze dell’ordine, nell’ospedale San Giovanni di Dio del capoluogo.

Due o tre di loro, tra cui anche la bimba di tre anni e la madre, saranno certamente trasferiti a breve in un centro ustionati della Puglia.

La vittima, tra l’altro era un parente dell’operaio che appena qualche giorno fa, il 5 di aprile, è morto nel crollo di un muro durante dei lavori sul lungomare cittadino (LEGGI).

Sul posto i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno transennato l’area circostante la palazzina, tanto sotto la facciata principale che in quella posteriore, invasa da un cumulo di detriti precipitati a terra dopo che la deflagrazione ha letteralmente divelto una delle pareti esterne dello stabile e scaraventato all’esterno anche gli arredi interni.

Intanto sono in corso tutti i rilievi per tentare di ricostruire la dinamica della tragedia. La tesi più probabile è che possa essere esplosa una bombola del gas.

Non vengono escluse però altre ipotesi, tra queste quella che all’interno dell’appartamento potesse essere presente dell’esplosivo utilizzato per la pesca: tesi ovviamente tutte ancora da appurare e verificare con esattezza da parte degli specialisti (LEGGI).

L’onda d’urto ha distrutto tutte le pareti interne dell’appartamento ma nessun crollo per l’edificio, anche se i Vigili del Fuoco dovranno accertarne la staticità.