Lamezia. Francesco Alecci riceve una delegazione di Angsa

Catanzaro Attualità

Il presidente della commissione straordinaria Francesco Alecci ha ricevuto una delegazione di Angsa -Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Lamezia Terme.

L’incontro svoltosi in un clima di disponibilità e cordialità ha dato modo alla delegazione dell'associazione guidata dalla sua presidente Emanuela Muraca e dalle signore Gabriella Mazzocca e Giada Canino di illustrare le gravi difficoltà e carenze del territorio lametino sul tema dell’autismo e della disabilità in genere.

L'Angsa ha illustrato al Rappresentante della istituzione comunale la situazione a Lamezia, con particolare riguardo all'offerta terapeutica tra Asp e centri privati, scuola, e servizi di competenza comunale, non mancando di sottolineare la presenza, nell'ambito della realtà, di una superficialità diffusa talvolta mascherata da una solidarietà di facciata, ma che di fatto lascia le famiglie sole con un carico emotivo, economico e fisico gravoso.

I 3 temi approfonditi nel corso dell'incontro hanno quindi riguardato l'offerta terapeutica sul territorio, l'istituzione scolastica e i servizi comunali.

Sull'offerta terapeutica, l'associazione ha illustrato ad Alecci le problematiche relative alla presa in carico dell’asp che richiede tempi lunghi per diagnosi, presa in carico del soggetto ed avvio delle terapie. Tale situazione spinge spesso molti genitori a rivolgersi alle strutture private che possono offrire più ore di terapia e con tempi più veloci con ovvii costi che risultano proibitivi per molte famiglie.

A ciò si aggiunge che l’offerta terapeutica quando viene svolta dall’asp è comunque limitata e inadeguata alle linee guida del sistema sanitario nazionale con carenza di personale laddove il numero dei soggetti autistici negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale.

L'Angsa ha poi evidenziato come spesso le famiglie sentano di costituire per le istituzioni, soprattutto per quella scolastica, un problema, senza nemmeno troppa preoccupazione da parte della istituzione stessa di nascondere questo atteggiamento. Un'ottusa burocrazia che paventa micro difficoltà ulteriori a quelle già note anziché prodigarsi per risolvere quelle esistenti aggrava la situazione delle famiglie e rende lontano l'obiettivo della “inclusione vera”. La formazione continua dei docenti (anche quelli curriculari) così come le occasioni di svago integrazione sono utopia.

La presidente dell'Angsa ha illustrato come agli alunni con disabilità il Comune di Lamezia Terme fornisca un servizio di assistenza alla persona nella scuola effettuato da educatori specializzati, ma all’aumento del numero di minori aventi diritto al servizio non è corrisposto negli anni un aumento del numero delle ore e del numero degli operatori, anzi si è passati da 12 ore a 8 ore settimanali su ogni singolo caso. Questo ha comportato notevoli problemi alle famiglie, ma anche alle scuole che non hanno potuto contare su figure valide e di grande supporto. Su questo punto aspetto di competenza comunale Angsa ha chiesto una maggiore attenzione e una nuova modulazione delle ore previste.

Infine Angsa ha illustrato al commissario Alecci il proprio sogno di costituire "Un Dopo Di Noi", ossia un centro che possa costituire una casa per i soggetti autistici che non possono più contare sul supporto della propria famiglia e al tempo stesso diventi un possibile centro di aggregazione che possa anche offrire servizi e terapie supplementari nonché possa fungere da sportello per i genitori che scoperta la patologia del figlio debbano all'improvviso districarsi anche tra la burocrazia e ciò che essa determina.

L'associazione genitori ha infine sottolineato come, benché vi sia un accordo informale tra la stessa e l'asp in questo senso, sia intenzione della stessa Angsa monitorare tutte le possibilità offerte dalle istituzioni sul territorio.

In tal senso angsa ha chiesto non venga meno attenzione sul lavoro degli uffici comunali e in particolare sui servizi sociali e sull'attivazione di alcuni bandi che dovrebbero rendere possibili alcuni finanziamenti e fruibili alcuni beni immobili già realizzati ma ancora inutilizzati.