Comitato Nuova 106: “un’altra vittima, presa in carico variante già un primo passo”

Crotone Infrastrutture

“Non possiamo che piangerle le vittime e i morti che hanno trovato un infausto destino su quest’asfalto grigio, tetro, desolato che attraversa pericolosamente le nostre belle pianure, tra le colline e il mare. Pasquale Miceli di 59 anni, sulla strada statale 106 nei pressi di isola Capo Rizzuto è deceduto in uno scontro frontale solo sabato scorso. Si tratta dell’ottava vittima dall’inizio dell’anno” (LEGGI).

È il commento del Comitato Nuova 106 su una strada rinomata per il numero di vittime che ci hanno lasciato la vita.

“Questa conta macabra deve finire! – esclama la delegazione - Dietro i numeri ci sono vite spezzate, ci sono storie di persone che hanno famiglie e amici che, da un giorno all’altro, scompaiono. La loro vita si conclude in un fatale viaggio senza senso e senza colpa. Quanti amici abbiamo salutato, quante famiglie sono state massacrate su questa strada. Non riusciamo a contarle, perché noi vediamo ancora quei volti, a volte riaffiorano dei nomi, degli affetti. Questa mattanza deve terminare”.

“Il Comitato Crotone Nuova 106 adesso – prosegue la nota - può solo porgere le proprie sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a quest’ultima purtroppo, ma non accetta con rassegnazione questi eventi, come si trattasse di un infausto destino. Non è un destino quello di morire in questa maniera, non può essere un destino! La fascia ionica e la città di Crotone non può essere abbandonata dallo Stato. E’ un posto bellissimo dove vivono persone stupende. Non ci rassegneremo ad andarcene tutti. Non accetteremo di perdere ancora i nostri cari su questa strada”.

“La nostra iniziativa, quella di creare una strada sicura tra Crotone e Catanzaro, deve essere presa in carico e l’iter attuativo e progettuale deve essere accelerato. Pretendiamo una strada degna di questo nome che, tra l’altro, costituirebbe l’unico modo per uscire dalla città in sicurezza – incalza ancora. Non ci sono alternative. La città è isolata. Senza treni senza strade sicure, senza aeroporto. Ma dove sono le politiche di sviluppo? Perché dobbiamo decidere di abbandonare questa città e questo territorio in un nuovo esodo epocale lasciando le nostre case”?

“Una superstrada a 4 corsie con spartitraffico centrale permetterebbe almeno di raggiungere il capoluogo di regione, Catanzaro, in sicurezza e in tempi ragionevoli – insiste l’organizzazione. Questa è la nostra proposta. Non è pensabile che in questo angolo stiamo ancora a sognare uno spartitraffico e una strada sicura, come se non fossimo né in Italia e neppure il Europa. E intanto, il nove maggio, il governatore Mario Oliverio e l’assessore Musmanno, insieme ad Anas e Mit, annunciano la presa in carico della nuova variante tra Crotone e Catanzaro, rilanciata dal nostro Comitato, attraverso una Petizione popolare a cui hanno aderito migliaia di cittadini senza gazebo, senza proclami, in silenzio, così come in silenzio piangiamo le nostre vittime innocenti”.

“Siamo contenti che finalmente si prenda coscienza di questo problema e che si annunci l’avvio dell’iter che porterà alla costruzione di questa arteria vitale – avanza la nota. Il nostro Comitato ha chiesto al Governatore di partecipare formalmente all’incontro per poter consegnare le migliaia di firme raccolte in appoggio alla Petizione a sostegno della realizzazione di questa Variante. Noi saremo lì, educati come sempre, come ci hanno insegnato ad essere i nostri padri meridionali. Ascolteremo tutto quello che diranno, assisteremo alla sigla dell’accordo tra Anas, regione e Ministero, siamo ottimisti”.

“Ai cittadini che hanno creduto in noi e che continuano a sostenere la nostra azione – closa nota -assicuriamo che noi saremo lì e poi gli diremo come è andata. Il Comitato Crotone Nuova 106 Adesso continuerà a lottare perché non ci siano più morti su quest’asfalto”.