Operazione Black Widows, tramutati in arresto i fermi di sei indagati

Vibo Valentia Cronaca

La Squadra Mobile di Vibo Valentia insieme ai colleghi del Commissariato di Serra San Bruno, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone già coinvolte nell'operazione antimafia denominata “Black Widows”, scattata il 9 aprile scorso contro i clan delle Preserre vibonesi (LEGGI) e che avrebbe fatto luce sul tentato omicidio di Giovanni Alessandro Nesci e del fratello minorenne, Manuel (LEGGI).

Il provvedimento di oggi - a firma del Gip distrettuale Paola Ciriaco, su richiesta della Dda di Catanzaro - è stato emesso in sede di richiesta di rinnovazione delle misure cautelari cui erano stati già sottoposti i soggetti colpiti dal precedente fermo di indiziato di delitto.

Sono stati così sottoposti alla custodia cautelare in carcere Michele Nardo, 47enne di Sorianello; Vincenzo Cocciolo, 30enne di Gerocarne; Gaetano Muller, 19enne di Sorianello; Rosa e Viola Inzillo, rispettivamente di 50 e 52 anni e di Sorianello. Ai domiciliari invece Teresa Inzillo, 56enne originaria anche lei di Sorianello ma residente a Gerocarne.

L’11 aprile scorso il gip Graziamaria Monaco aveva già emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per cinque di loro, mentre erano tornati in libertà, in quell’occasione, per “difetto di gravità indiziaria”, Antonio Farina (43enne finito in carcere con l'accusa di essere uno degli esecutori materiali del tentato omicidio) e Domenico Inzillo (63enne arrestato per detenzione di armi) (LEGGI).

Il gip Monaco aveva inoltre disposto la restituzione degli atti alla Dda di Catanzaro, ritenendosi territorialmente incompetente.