Carceri: Sappe, in Calabria situazione molto critica

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"Continua inarrestabile la crescita dei detenuti in Calabria. Negli ultimi quattro mesi sono aumentati di circa 100 unità". E' quanto affermano Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci, rispettivamente segretario generale aggiunto del Sappe e segretario regionale per la Calabria. Ad agosto, infatti, i detenuti presenti nelle carceri calabresi erano 3200, mentre alla vigilia del nuovo anno sfiorano i 3300, circa 100 in più rispetto al limite tollerabile e circa 1420 in più rispetto alla capienza regolamentare che e' di 1870. La percentuale del sovraffollamento e' passata dal 171% di agosto al 176% di fine dicembre. E' aumentata anche la presenza degli stranieri che e' passata dal 25,88% al 26,29%, con punte del 44,44% a Castrovillari, 44,57% a Lamezia Terme, 47,65% a Palmi e 35,55% a Vibo Valentia. "Si tratta di percentuali elevatissime per una regione del Sud come la Calabria - aggiungono i due sindacalisti - se si considera che negli istituti del Nord tali percentuali variano dal 55% al 65%. Ciò, a testimonianza del fatto che in Italia non esistono più isole felici. Questo vale anche per il sovraffollamento, per il quale dalla media regionale del 176% si passa a punte elevatissime del 219% a Castrovillari, 276% a Lamezia Terme, 224% a Locri, 225% a Reggio Calabria. A questi gravi problemi se ne aggiungono altri di carattere organizzativo e gestionale. Già da tempo avevamo denunciato lo scempio edilizio che stava avvenendo attorno al carcere di Cosenza, dove l'area esterna al muro di cinta dell'istituto e' interessata dalla realizzazione di palazzi che mettono in crisi la sicurezza del carcere. Per questo motivo e per denunciare la grave situazione delle carceri calabresi una delegazione del Sappe, il 30 dicembre 2010, alle ore 9, visiterà il carcere di Cosenza e alle 10.30, sempre nello stesso istituto, terrà una conferenza stampa".